Abstract

[Ita:]Mi permetto, sicuramente con qualche approssimazione di troppo, di ricorrere a concetti che provengono dalla filosofia. Platone dava a tutta la conoscenza la dimensione ideale del procedere matematico-deduttivo e si aprì a possibilità diverse di ragionamento divenute la base del metodo matematico: la struttura assiomatico-deduttiva è il procedimento razionale che fa derivare una certa conclusione da premesse più generiche (dall’universale al particolare). Ma per Aristotele i fatti di natura e le azioni degli uomini meritavano maggiore considerazione e questo lo portò a sviluppare il metodo induttivo che conduce, invece, dal particolare all’universale. Nel sistema aristotelico non c’è contrapposizione tra scienza e non scienza. La nostra ragione può osservare una pluralità di fenomeni (cose che esistono di per sé e che appartengono all’insieme generale degli enti di natura, in greco physis) e classificarli nelle cosiddette scienze esatte (o teoretiche). Se invece le cose osservate esistono perché dovute all’agire dell’uomo, la ragione le classifica nelle scienze pratiche (dal greco: praxis, azione). Le ultime dovrebbero arrivare a indicare norme di comportamento, mentre le prime giungere alla verità, per cui il metodo logico-deduttivo e induttivo è valido, nella sua rigorosità, solo per le scienze esatte. ...
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] From the general to the particular and vice versa
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)4-4
Numero di pagine1
RivistaMACCHINE ALIMENTARI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2024

Keywords

  • Modellazione

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