Abstract
[Ita:]L’affermazione della cura quale caratteristica dei rapporti intersoggettivi si ricollega al superamento di una concezione dell’agire giusto fondata sullo schema della corrispettività: cioè sull’agire per il male di chi sia ritenuto operare in contrasto rispetto agli interessi o alle opinioni del giudicante e per il bene, soltanto, di chi produca a quest’ultimo dei vantaggi. Di una simile visione commutativa della giustizia vengono evidenziati i rischi, in quanto moltiplicativa del male e produttiva dei conflitti e delle guerre. Viene proposta, in antitesi, un’idea della giustizia intesa come fedeltà al bene (come rivolta a rendere giusti, per tutti i soggetti coinvolti, rapporti che non lo siano stati) anche dinnanzi al male: di ciò richiamando sia la corrispondenza ai principi della Costituzione italiana, sia i fondamenti biblici. Si evidenzia che il diritto penale, da un lato, ha fatto propria, storicamente, la suddetta visione commutativa della giustizia, diffondendola sul piano culturale, mentre, dall’altro lato, manifesta oggi alcuni elementi che se ne allontanano.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Care and co-responsibility in the face of the challenge of evil |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 55-67 |
Numero di pagine | 13 |
Rivista | HERMENEUTICA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- commutative justice: critique
- giustizia commutativa: critica
- etica della cura e giustizia
- ethics of care and justice
- justice as loyalty to the good
- giustizia come fedeltà al bene
- justice in the Bible and according to Jesus
- giustizia nella Bibbia e secondo Gesù
- superamento di visioni retributive della pena
- overcoming retributive views of punishment