Cultura profana, dottrine eterodosse e “chrêsis”. L’attualità del “vero gnostico” di Clemente Alessandrino

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Abstract

[Ita:]Clemente di Alessandria contribuì a costruire lo strumento ermeneutico della 'chrêsis' (giusto uso). I Padri lo usarono per selezionare gli elementi delle tradizioni culturali non cristiane che potevano essere accolti. La 'chrêsis' rappresenta l'ultima fase di un processo di controllo che riguarda cose, pratiche o idee. Clemente la applica 'ad extra' verso la cultura classica, perché allora si ipotizzava che i Greci avessero rubato alcune nozioni ai giudei. Invece, 'ad intra' la 'chrêsis' serve a individuare e contrastare la falsificazione della verità per opera degli eretici. La correttezza di ogni singola scelta legata alla 'chrêsis' è la conferma che la conoscenza (gnosis) posseduta dal selettore (saggiatore) è vera e affidabile. Clemente, sviluppando alcuni spunti neotestamentari, utilizza l'immagine del saggiatore proprio per descrivere il 'vero gnostico', che sa costruire una 'nuova unità culturale' sulla base del confronto con l'altro. L'esito finale della 'chrêsis' è infatti una dogmatica consapevole, cauta, ma aperta e inclusiva.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Profane culture, heterodox doctrines and “chrêsis”. The relevance of the "true Gnostic" of Clement of Alexandria
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteUn metodo per il dialogo fra le culture. La chrêsis patristica
EditorAM Mazzanti
Pagine81-94
Numero di pagine14
Volume9
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Serie di pubblicazioni

NomeSUPPLEMENTI ADAMANTIUS

Keywords

  • Clement of Alexandria, Early Christianity, religious inclusivism
  • Clemente di Alessandria, Cristianesimo antico, inclusivismo religioso

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