Abstract
[Ita:]Il mondo romano era una comunità multilingue. Per garantire da una parte
una comunicazione efficace (dato che il latino non era così diffuso e parlato)
ma per non incoraggiare revival nazionalistici dall'altro, i romani scelgono il greco come
lingua ufficiale aggiuntiva. Il greco, infatti, privato di ogni carattere nazionale, era già utilizzato come 'lingua franca' nel Mediterraneo orientale. Nonostante la tendenza ebraica a riferirsi all'ebraico come segno di identità nazionale e religiosa, fin dall'inizio il cristianesimo adottò (e mantenne fino alla seconda metà del II secolo) il greco
come propria lingua. Questa scelta non fu dovuta solo a considerazioni pratiche legate
alle esigenze della comunicazione, ma anche a ragioni più 'politiche', e quindi deve essere
inquadrata nel più generale approccio amichevole verso l'impero romano che fu sempre
insegnato durante la sua vita da Gesù e da lui praticato anche davanti a Pilato.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Early Christianity and linguistic politics |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 133-166 |
Numero di pagine | 34 |
Rivista | ERGA / LOGOI |
Volume | 9 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Cristianesimo delle origini
- Early Christianity
- Giudaismo
- Judaism
- Roman empire
- greco
- greek
- impero romano
- linguistic policy
- multilingualism
- multilinguismo
- politica linguistica