“Convivere” con la vita al suo traguardo

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Abstract

[Ita:]Il testo affronta le problematiche attinenti alla valorizzazione della fase esistenziale del malato al termine della sua vita. Si afferma che la risposta alle esigenze di salvaguardia della dignità di quest’ultimo non si realizza attraverso una burocratizzazione del rapporto sanitario che renda il medico mero esecutore di dichiarazioni formali di volontà, rese dal malato o di chi lo rappresenti. Ferma l’esigenza del consenso per l’attivazione di pratiche terapeutiche, vengono affrontati, in particolare, problemi concernenti l’interruzione delle terapie, alla luce della promozione del dialogo sullo svolgersi dell’iter terapeutico tra medico e paziente, nonché dell’esigenza di evitare pressioni dirette o indirette sul malato e sul suo contesto familiare verso scelte condizionate dal costo economico dell’impegno in favore dei soggetti più deboli. Si analizzano concetti dibattuti in ambito biogiuridico come quelli di proporzionalità delle terapie, autodeterminazione, affidamento.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "Living" with life at its goal
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)77-83
Numero di pagine7
RivistaI QUADERNI DI SCIENZA & VITA
Volume15
Stato di pubblicazionePubblicato - 2015

Keywords

  • autodeterminazione
  • eutanasia
  • fine vita
  • rapporto medico-paziente

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