Abstract
L'articolo analizza il percorso che, nell’essere agiti dai
soggetti, i prodotti mediali compiono tra le diverse piattaforme che erogano
contenuti audiovisivi1
.
L’obiettivo è comprendere come, nei processi di navigazione, i contenuti
mutino forma e modalità di consumo, specie se inseriti in circostanze
fruitive di tipo sociale, non-lineari, contestuali.
Le pratiche che ci apprestiamo ad analizzare sono riconducibili al più
ampio processo di trasformazione che sta attraversando e radicalmente modificando
il sistema mediale: siamo di fronte a una vera e propria nuova era
in grado da una parte di modificare dal punto di vista tecnologico gli oggetti
tecnologici, i linguaggi, gli ambienti mediali, dall’altra di riarticolare
le relazioni e ridistribuire il potere tra utenti-consumatori e soggetti che erogano
e distribuiscono contenuti (Benkler, 2007).
Jenkins (2004, 2007, 2008) descrive tali cambiamenti con il termine
‘convergenza’, un concetto che dà conto, sì, di un cambiamento tecnologico
(reso possibile dalla digitalizzazione) ma soprattutto di un più ampio bisogno
culturale presente nel ‘nuovo’ ambiente mediale.
Secondo Jenkins, parlare di convergenza non vuol dire parlare di semplice
interoperabilità di piattaforme, ma di una nuova cultura transmediale
che fa disseminare contenuti, fa rinegoziare, condividere, produrre, distribuire
nuovo potere tra i soggetti coinvolti (broadcasters, istituzioni e utenti).
Significa, cioè, riflettere sulla capacità offerta all’utente dal nuovo ambiente
mediale di negoziare il proprio ruolo di produttore, ricettore, performer
di contenuti.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Mobile content and interconnected technologies |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Crossmedia cultures. Giovani e pratiche di consumo digitali |
Editor | FRANCESCA PASQUALI, BARBARA SCIFO, NICOLETTA VITTADINI |
Pagine | 115-132 |
Numero di pagine | 18 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2010 |
Keywords
- contenuti digitali
- giovani