Abstract
[Ita:]La recente crisi che ha colpito l’economia globale dall’estate 2007, i cui effetti profondi sembrano ancora oggi destinati a perdurare nel tempo, ha
messo in luce come, nonostante i numerosi interventi di varia natura già
posti in essere, le fonti di rischio sistemico sembrino essere in parte ancora ignote. Il continuo riproporsi di fenomeni di crisi in diverse tipologie di realtà economiche e finanziarie, che spaziano dagli scandali finanziari sollevati
dal caso Enron, Cirio e Parmalat alle recenti situazioni di difficoltà
sui mercati finanziari, hanno messo in luce numerosi fallimenti del mercato
(Rawls, 1972; Acemoglu, 2006) e l’urgenza di adeguate revisioni delle regole e della governance di società industriali e di istituzioni finanziarie.
Sebbene la globalizzazione abbia ovviamente determinato un forte aumento
dell’interdipendenza tra paesi, e con essa delle probabilità di trasmissione
di shocks reali e finanziari, la maggiore diversificazione dei rischi
connessa con l’aumento dell’esposizione globale dei portafogli finanziari
avrebbe dovuto determinare, almeno in linea di principio, una minore
esposizione a perturbazioni di natura locale ed eliminare il rischio specifico
dei portafogli (Sharpe, 1964). Tale evidenza di fatto non si è verificata. Al contrario, sembra delinearsi una situazione complessiva caratterizzata da
un rischio globale in continua crescita, le cui determinanti sono di difficile identificazione e comprensione. Tali dinamiche hanno destato l’attenzione del mondo accademico ed istituzionale, ma anche professionale.
In tale contesto trova collocazione il presente studio, che intende indagare
le dinamiche rilevate nelle consistenze numeriche dei diversi soggetti
giuridici che esercitano attività economica presenti in Italia. Lo studio si propone anche di verificare il grado di implementazione e di utilizzo di
alcuni dei nuovi istituti giuridici introdotti a seguito della Riforma del 2004. Si metterà in luce come la crisi economica abbia sortito effetti contrastanti, ribadendo dinamiche già in essere ed evidenziandone di nuove.
Questo studio si propone, quindi, di aggiornare alcune evidenze rilevate
per gli anni 2005, 2006 e 2007 e oggetto di analisi in un precedente lavoro (Bellavite Pellegrini, 2009), estendendo l’osservazione al periodo successivo allo scoppio della crisi, il 2009 e il 2010. Il poter disporre di una serie storica che prende in esame un periodo di sei anni, intervallati nel mezzo dall’anno 2007, permette di proporre un quadro d’insieme sufficientemente articolato.
I dati esposti nel corso di questo lavoro sono stati estratti dall’“archivio storico” del sistema informativo delle Camere di Commercio1 che prende il nome di Stock View, con specifico riferimento alle consistenze delle diverse forme giuridiche al 31 dicembre 2009 e 31 dicembre 2010.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Consistency and dynamics of the different legal forms of economic subjects in Italy after the crisis: the empirical evidence for 2010 |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | LE DIVERSE FORME GIURIDICHE DEI SOGGETTI ECONOMICI IN ITALIA DOPO LA CRISI: I RISULTATI DI UNA RICERCA |
Editor | CARLA BEDOGNI RABITTI, CARLO BELLAVITE PELLEGRINI, PIERGAETANO MACHETTI, PAOLO MONTALENTI, GAETANO MARIA GIOVANNI PRESTI, GIUSEPPE SBISA', VINCENZO SALAFIIA |
Pagine | 9-51 |
Numero di pagine | 43 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- crisi
- riforma del diritto societario
- soggetti economici