Abstract
[Ita:]Il contributo evidenzia come l’interesse per un approccio non riduttivo alla complessità
psicologica delle condotte criminose non può essere limitato ai soli casi nei quali il medesimo
rende possibile escludere l’imputabilità o, comunque, la colpevolezza dell’imputato. Anche nei casi
ordinari in cui ciò non si verifichi, pertanto, le modalità sanzionatorie dovranno tener conto di simile
complessità, il che può avvenire solo nell’ambito di risposte al reato non più concepite in senso
retributivo, bensì come progetto: valorizzando, soprattutto, sanzioni di natura prescrittiva.
Viene altresì rimarcato, in linea con l’elaborazione di Daniele Piva, come gli studi sulle componenti
impulsive delle condotte e, in genere, sui correlati cerebrali dell’agire volontario non siano affatto in grado di risolvere il mistero della libertà umana in senso deterministico. Piuttosto, l’impossibilità di
soppesare l’autonomia decisionale rispetto ai fattori incidenti sulle scelte individuali rende
insostenibili i presupposti teorici di una concezione retributiva della giustizia.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Psychological complexity of human conduct and criminal sanctions system. Notes in the margin to D. Piva, The impulsive components of the conduct. Between imputability, (pre) guilt and punishment, Jovene, Naples, 2020 |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 60-71 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | DIRITTO PENALE E UOMO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- colpevolezza penale
- componenti impulsive del reato e modalità sanzionatorie
- libertà del volere
- psicologia delle condotte criminose