“‘Cold Fires’: Figure del freddo e del caldo in Ethan Frome e Summer di Edith Wharton”

Paola Anna Nardi

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Abstract

[Ita:]In linea con le parole scelte dalla stessa Wharton come titolo alle sue due opere (la prima bozza di Ethan Frome, scritta in francese, era infatti intitolata Hiver ), il presente articolo si propone di mostrare come inverno ed estate costituiscano le isotopie semantiche fondamentali attorno a cui la materia testuale di Ethan Frome e Summer si organizza. Presenti in tutte le strutture costituenti l’atto narrativo - tempo, spazio, personaggi, modalità di rappresentazione - esse danno compattezza e unità alle due opere. Sull’articolazione dialettica di queste due categorie dominanti si innestano poi altre opposizioni isotopiche come freddo/caldo, morte/vita, aridità/fertilità, staticità/vitalità, gelo/incandescenza, che hanno tratti semantici (semi) in comune con estate e inverno e che coinvolgono termini come pietra, prigione, fuoco, fiamma, quando usati metaforicamente.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "'Cold Fires': Figures of cold and heat in Edith Wharton's Ethan Frome and Summer"
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)271-292
Numero di pagine22
RivistaL'ANALISI LINGUISTICA E LETTERARIA
Volume2001
Stato di pubblicazionePubblicato - 2001
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Edith Wharton
  • Ethan Frome, Summer

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