Colant omnes quemque. Tornare all’essenziale dopo il ddl Zan

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolopeer review

Abstract

[Ita:]Per il lettore italiano il contento è validamente desumibile, in sintesi, dall'indice dei paragrati: 1. Il rispetto reciproco come obiettivo: sulla prevenzione di offese motivate da scelte altrui relative all’affettività o alla sessualità. – 2. Alcune forzature palesi concernenti le forme del ricorso al diritto penale nel ddl Zan: a) un utilizzo retrivo della penalità. – 3. (Segue) b) Lo scivolamento verso forme di utilizzo simbolico-promozionale delle norme penali (e complementari). – 4. (Segue) c) l’indifferenza rispetto al canone della determinatezza in ambito penale. – 5. (Segue) d) il nodo relativo alla punibilità degli atti discriminatòri e l’attrito col principio di libera manifestazione del pensiero. – 6. Ipotesi per interventi normativi condivisibili sulla materia di cui al ddl Zan: le risorse, in particolare, della giustizia riparativa.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] All should respect each other. Turn around all' essenziale dopo il ddl Zan
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)287-306
Numero di pagine20
RivistaJUS
VolumeLXVIII
DOI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021

Keywords

  • crimes committed on grounds of the victim’s sexual orientation
  • criteria for the use of criminal law
  • hate crimes committed on grounds of the victim’s sexual orientation
  • resources of restorative justice

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