Abstract
[Ita:]Lo studio indaga le relazioni tra funzionamento familiare, esposizione abituale
al contenuto violento dei programmi televisivi, bullismo e vittimizzazione. In particolare,
l’esposizione alla violenza televisiva è stata esaminata come possibile moderatore
o mediatore delle associazioni tra funzionamento familiare (Olson, 1993) e qualità
della comunicazione figlio-genitori e i ruoli di bullo, vittima e bullo-vittima. Hanno
partecipato allo studio 433 ragazzi di 10-14 anni (51.96% maschi), che hanno risposto
a una Peer-rating scale e a strumenti self-report per rilevare il bullismo, la vittimizzazione,
il funzionamento familiare e la comunicazione figlio-genitori. Tre trasmissioni
seguite abitualmente da ciascun partecipante sono state valutate per misurarne il livello
di violenza (Eron, 1982). Il ruolo di bullo è risultato associato alla violenza esperita
in televisione nelle famiglie con bassi livelli di coesione e alti di adattabilità, mentre il
ruolo di vittima era connesso all’interazione tra violenza televisiva e qualità della comunicazione
con il padre. Nel complesso la relazione tra violenza fruita nei media e coinvolgimento
nel bullismo sembra poter essere adeguatamente esaminata solo adottando
un modello integrato che tenga in considerazione le dimensioni familiari.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Involvement in bullying, use of violent TV stimuli and family functioning |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 331-350 |
Numero di pagine | 20 |
Rivista | Giornale Italiano di Psicologia |
Volume | 40 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- aggression
- aggressività
- bullismo
- bullying
- family system
- mass-media
- sistema familiare
- televisione violenta
- victimization
- violent television
- vittimizzazione