Abstract
[Ita:]La designazione delle strutture territoriali ecclesiastiche fu, in età tardo antica, prerogativa dell'autorità imperiale e delle grandi assemblee conciliari. Nell'Occidente latino, soprattutto dal secolo XI, tale funzione fu sempre più marcatamente rivendicata dalla Sede Apostolica. In realtà, agli inizi del VII secolo, nel contesto della disputa sui Tre Capitoli, l'uscita della Chiesa di Como dalla provincia ecclesiastica milanese e il suo inserimento nel Patriarcato d'Aquileia si presentano quale autonoma decisione di clerus et populus comensi, che al presule aquileiese si rivolsero, chiedendo di assicurare nuovamente alla loro Chiesa la presenza di un pastore (di cui erano in quel momento sprovvisti), inviando il nuovo vescovo direttamente dalla sede patriarcale. S'avviò in quel modo un legame canonico istituzionale protrattosi per ben più di un millennio e continuatosi con l'Arcidiocesi di Gorizia dopo la soppressione del Patriarcato nel 1751. Soltanto nel 1789, in concomitanza alla designazione di Giuseppe Baitieri quale nuovo vescovo di Como ad opera dell'imperatore Giuseppe II (18 Giugno), la Diocesi fu reinnestata nella provincia ecclesiastica di Milano: una situazione, cui il 4 Dicembre di quello stesso anno fu data conferma da papa Pio VI.
Lingua originale | Undefined/Unknown |
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pagine (da-a) | 91-100 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | ANALELE UNIVERSITATII DIN CRAIOVA. ISTORIE |
Volume | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2007 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Aquileia
- Como
- Isola Comacina
- Italia Annonaria
- Milano
- Provincia ecclesiastica
- Rito patriarchino
- Tre Capitoli