Abstract
[Ita:]Dall'antichità al Rinascimento, il pensiero antico ha inventato il concetto di natura e l'ha costruito in modi differenti. Qui si prendono in considerazione alcuni testi esemplari. Un primo modello (Anassimandro, Anassimene, Eraclito) ha pensato la natura come origine e generazione del Tutto, grembo e processo della nascita di ogni cosa, visibile e invisibile. Un secondo modello ha introdotto una pluralità di elementi ("radici", "semi", "atomi") all'origine del Tutto, modello che dall'antichità giunge in effetti sino all'età umanistico-rinascimentale, da Empedocle e Anassagora sino a Lucrezio, e poi nel Rinascimento Agrippa von Nettesheim. In un terzo modello la natura è concepita come il sostrato materiale che regge il continuo variare dei fenomeni risultando sempre determinato da esso: Aristotele ha inventato questo modo di pensare, che poi ritroviamo per es. in Zenone di Cizio e poi in Giordano Bruno. Un quarto modello filosofico ha trattato la natura come il "creato", avendo assunto il presupposto di una creazione divina: fra gli autori che si sono ispirati all'idea teologica troviamo significativamente: Teodorico di Chartres.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] What is nature? |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Dal senso comune alla filosofia. Domande e testi, vol. 1 |
Pagine | 346-375 |
Numero di pagine | 30 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2001 |
Keywords
- natura