Cass., sez. IV pen., 31 gennaio 2013, n. 23339

Fabio Gino Seregni

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Abstract

[Ita:]Nella pronuncia in commento la Suprema Corte in tema di accertamento del nesso di causalità nel processo penale, ribadisce come il giudizio contro-fattuale richieda che venga preliminarmente descritto ciò che è accaduto; solo dopo aver accertato che cosa è realmente successo (giudizio esplicativo) è possibile domandarsi cosa sarebbe stato se fosse intervenuta la condotta doverosa (giudizio predittivo). Ove si tratti di reati omissivi impropri può dirsi che la situazione tipica, donde trae origine l’’indifferibilità dell’adempimento dell’obbligo di facere, debba essere identificata in termini non dubitativi; ove così non fosse non sarebbe possibile neppure ipotizzare l’omissione tipica.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Court of Cassation, section IV pen., 31 January 2013, n. 23339
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)1982-1990
Numero di pagine9
RivistaRIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE
Stato di pubblicazionePubblicato - 2013
Pubblicato esternamente

Keywords

  • REATO OMISSIVO IMPROPRIO - ELEMENTO OGGETTIVO DEL REATO - NESSO DI CAUSALITA' (IN GENERALE) - LEGGI SCIENTIFICHE DI COPERTURA - GIUDIZIO CONTROFATTUALE SUL COMPORTAMENTO ALTERNATIVO LECITO - INSUSSISTENZA

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