TY - BOOK
T1 - Carteggi del tardo Rinascimento. Lettere di Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti
AU - Ferro, Roberta
PY - 2018
Y1 - 2018
N2 - [Ita:]Nei decenni fra Cinque e Seicento due poeti, Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti, indirizzarono le loro lettere a Federico Borromeo. Con il primo, fiorentino, noto soprattutto come madrigalista, il cardinale strinse una lunga amicizia epistolare, apprezzandolo il suo stile poetico moderato e per la competenza linguistica. Il secondo, il bolognese sodale di Marino, destinato a divenire poeta di punta della Roma barberiniana, mosse i primi passi da lirico a Pavia, ospite del Collegio Borromeo, e, in seguito, mantenne quel legame operando per la Biblioteca Ambrosiana. Le lettere qui edite, ristrette nel triennio 1611-1613, lo colgono, come in un’istantanea, mentre si trova a Roma, segretario degli Umoristi. In questo punto le due biografie si incontrano, perchè Strozzi venne assoldato da quegli accademici come revisore lirico. L’incontro non è segnalato dai carteggi, eppure non sorprende, non solo considerando il circuito delle rispettive relazioni, ma anche, in questo frangente, visto il comune interlocutore dei due poeti. Si è di recente valorizzato il progetto culturale di Federico Borromeo, edificato all’incrocio tra cultura umanistica, scientifica e artistica: le lettere pubblicate in questo volume, sinora inedite e qui accompagnate da puntuale commento e ampie introduzioni, ne documentano la presenza anche nel campo della letteratura italiana. Sull’altro fronte, nel suo doppio registro, il libro illustra nuovi aspetti sulla vita e sull’opera di due tra i principali protagonisti della scena letteraria del tardo Rinascimento.
AB - [Ita:]Nei decenni fra Cinque e Seicento due poeti, Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti, indirizzarono le loro lettere a Federico Borromeo. Con il primo, fiorentino, noto soprattutto come madrigalista, il cardinale strinse una lunga amicizia epistolare, apprezzandolo il suo stile poetico moderato e per la competenza linguistica. Il secondo, il bolognese sodale di Marino, destinato a divenire poeta di punta della Roma barberiniana, mosse i primi passi da lirico a Pavia, ospite del Collegio Borromeo, e, in seguito, mantenne quel legame operando per la Biblioteca Ambrosiana. Le lettere qui edite, ristrette nel triennio 1611-1613, lo colgono, come in un’istantanea, mentre si trova a Roma, segretario degli Umoristi. In questo punto le due biografie si incontrano, perchè Strozzi venne assoldato da quegli accademici come revisore lirico. L’incontro non è segnalato dai carteggi, eppure non sorprende, non solo considerando il circuito delle rispettive relazioni, ma anche, in questo frangente, visto il comune interlocutore dei due poeti. Si è di recente valorizzato il progetto culturale di Federico Borromeo, edificato all’incrocio tra cultura umanistica, scientifica e artistica: le lettere pubblicate in questo volume, sinora inedite e qui accompagnate da puntuale commento e ampie introduzioni, ne documentano la presenza anche nel campo della letteratura italiana. Sull’altro fronte, nel suo doppio registro, il libro illustra nuovi aspetti sulla vita e sull’opera di due tra i principali protagonisti della scena letteraria del tardo Rinascimento.
KW - Accademia degli Umoristi
KW - Barocco
KW - Baroque literature
KW - Biblioteca Ambrosiana
KW - Epistolografia
KW - Epistolography
KW - Federico Borromeo
KW - Giovan Battista Strozzi il Giovane
KW - Girolamo Preti
KW - Renaissance
KW - Rinascimento
KW - Accademia degli Umoristi
KW - Barocco
KW - Baroque literature
KW - Biblioteca Ambrosiana
KW - Epistolografia
KW - Epistolography
KW - Federico Borromeo
KW - Giovan Battista Strozzi il Giovane
KW - Girolamo Preti
KW - Renaissance
KW - Rinascimento
UR - http://hdl.handle.net/10807/117286
M3 - Book
SN - 978-884675203-1
VL - 16
T3 - RES LITTERARIA
BT - Carteggi del tardo Rinascimento. Lettere di Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti
PB - Edizioni ETS
ER -