Abstract
[Ita:]La Corte di cassazione torna a occuparsi dei cc.dd. reati culturalmente orientati, categoria su cui,
sempre più spesso nell’ultimo decennio, si è appuntata l’attenzione della dottrina e della giurisprudenza. Nel caso di specie, l’asserita cultural offense consisteva in palpeggiamenti dei genitali del figlio
da parte del genitore di etnia albanese, reato di cui era stata accusata anche la madre del minore, la
quale, pur essendo al corrente degli abusi perpetrati dal marito, non era intervenuta per impedirli. La
Suprema Corte, con la sentenza in commento, afferma che, nella società contemporanea, occorra
procedere a un’interpretazione delle norme penali che risenta del momento storico connotato dal
multiculturalismo. Di conseguenza, occorrerà appurare se esista, nel contesto sociale di provenienza
dell’imputato, una precisa regola culturale che impone una condotta all’individuo considerata reato
nel sistema giuridico italiano e stabilire se la stessa abbia orientato l’azione illecita. Tale accertamento,
nel caso di specie, giunge a un esito negativo, poiché, nella cultura albanese, non si trova alcuna regola
che imponga o, perlomeno, consideri leciti i palpeggiamenti e le fellatio a danno dei figli minori. La
dichiarata ignorantia legis degli imputati circa l’illiceità dei palpeggiamenti ai genitali non è poi,
secondo la Corte, incolpevole e non è, di conseguenza, idonea a integrare una causa di non
colpevolezza, poiché i genitori del minore risultavano ben integrati nel tessuto sociale italiano ove
vivevano e lavoravano da anni.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Caresses or violence? The Cassation addresses the problem of allegedly culturally oriented sexual crimes |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1432-1438 |
Numero di pagine | 7 |
Rivista | DIRITTO PENALE E PROCESSO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Criminal law
- cultural offense
- diritto penale
- reato culturalmente orientato