Abstract
[Ita:]La chiesa è nell’alto medioevo un elemento catalizzatore: espressione di relazioni complesse che vanno dai significati liturgico-spirituali di cui era portatrice, alle necessità pratiche dei suoi fruitori; dal suo rapporto con l’insediamento entro il quale risulta inserita, alle esigenze di manifestazione di intenti e di autocelebrazione dei fondatori e delle comunità che vi facevano capo; la chiesa è anche un ente proprietario di beni e percettore di redditi: una componente essenziale del sistema economico dell’epoca. Studiosi delle fonti scritte e di quelle archeologiche indagano il fenomeno da punti di vista diversi, non solo per le specifiche metodologie di approccio, ma anche perché la natura stessa delle testimonianze che utilizzano è differente. Il contributo, partendo da alcuni esempi, valuta come i dati materiali prodotti dagli scavi archeologici non siano sempre in grado di chiarire funzione e ruolo istituzionale dell’edificio di culto.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Curtense chapels and parish churches: considerations on the relationship between archaeological-architectural typologies and functions |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Dalla curtis alla pieve tra archeologia e storia |
Editor | Silvia Lusuardi Siena |
Pagine | 161-180 |
Numero di pagine | 20 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2009 |
Keywords
- Chiese
- Italia
- archeoogia