Abstract
[Ita:]A causa della fortunata posizione geografica, i ceraseti della provincia di Bari, assai raramente sono interessati dalle brinate primaverili. Ciò spiega la mancanza di qualsiasi indicazione bibliografica circa i danni da esse provocati. L’eccezionale (almeno per la zona!) brinata del 7 marzo 2010, ha quindi fornito l’occasione per studiare l’effetto di tale evento sulla mortalità delle gemme a fiore del ciliegio dolce, in funzione della cultivar e di alcune altre variabili. Specifiche indagini (Roversi, 1980; Roversi, Ughini, 1995; Roversi, Rossi, 2003 a; Roversi, Rossi, 2003, b) condotte nel Nord Italia in occasione di brinate tardive, hanno consentito di evidenziare come il genotipo, il portainnesto, l’età delle piante, il tipo di formazione a frutto e lo stadio fenologico, influenzassero l’entità del danno, espresso come percentuale di mortalità delle gemme a fiore. In particolare sono risultati sempre significativi l’effetto del genotipo, quello dello stadio fenologico e l’altezza da terra, mentre l’età delle piante ed il tipo di formazione a frutto non lo sono mai stati.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Late frost on cherry: damage to buds and less product. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 69-71 |
Numero di pagine | 3 |
Rivista | L'INFORMATORE AGRARIO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- cherry
- ciliegio
- cold damage
- danni da freddo