Abstract
[Ita:]Le regole che governano il cyberspazio entrano sempre più spesso in rotta di collisione con i principi posti dall’ordinamento internazionale a tutela dei diritti umani. La previsione di simili ‘assi di tensione’ è giustificata dalla considerazione per la quale la logica che innerva l’intera filiera della formazione, della conservazione, del trasferimento e dell’eventuale eliminazione dei diversi contenuti (dati) reperibili in rete è una logica di tipo ‘predittivo’, ispirata, cioè, a un assunto per il quale un problema è calcolabile quando è risolvibile attraverso un algoritmo. Alla luce di tali considerazioni, la questione generale che si pone il presente studio è quella di come conciliare la funzione regolatrice del diritto internazionale – con particolare riferimento ai numerosi
sistemi di protezione dei diritti fondamentali, che si estrinsecano spesso in forme di tutela delle minoranze – con la logica che sottende in misura sempre maggiore le politiche fondate sull’accumulo e il conteggio dei data e che esprimono, al contrario, l’indirizzo delle forze prevalenti (specialmente sul mercato). Come conciliare, in altri termini, la funzione predittiva con quella prescrittiva.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Big Data and international protection of human rights. Rules and conflicts. |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Editoriale scientifica |
Numero di pagine | 310 |
ISBN (stampa) | 9788893913317 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- big data
- diritti umani
- privacy