Abstract
[Ita:]Il contributo trae spunto dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea (Grande Chambre) 18 ottobre 2011, la quale riconosce nella sequenza esistenziale continua che inizia con la fecondazione (o eventualmente con altra modalità) il criterio di rilevanza giuridica dell'embrione umano (confermando la nullità di un brevetto riguardante cellule progenitrici ottenute a partire da cellule staminali embrionali umane), e dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Chambre) 3 novembre 2011, che considera non contrastante con la CEDU una disciplina statuale di inammissibilità della fecondazone in vitro eterologa: ciò al fine di riflettere sul ruolo del bene costituito dalla vita umana negli ordinamenti democratici e sul configurarsi di un'evitabile, nuovo ambito di riflessione anche giuridico-penale, rappresentato dai criteri che debbano governare la generazione umana.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Legal assets and life generation. Notes in the light of some European judicial events |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 523-533 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | CRIMINALIA |
Volume | 6 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- criteri di generazione della vita umana
- statuto giuridico dell'embrione umano