Abstract
[Ita:]Nella Firenze tra la fine del Cinque e l’inizio del Seicento, Giovan Battista Strozzi, Benedetto Fioretti e Benedetto Buommattei esprimono idee linguistiche dissonanti dalle tesi di Salviati e della Accademia della Crusca. In particolare Buommattei, nell’elaborazione della grammatica "Della lingua toscana" e nel carteggio con Paganino Gaudenzi, mostra l’aspirazione a realizzare una codificazione universalmente accettata e l’apertura all’uso di dialettismi toscanizzati, prestiti e neologismi. La sua riflessione avrà un certo influsso sulla terza edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Benedetto Buonmattei and the Question of language in the early seventeenth century |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 615-634 |
Numero di pagine | 20 |
Rivista | AEVUM |
Volume | 77 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2003 |
Keywords
- Grammaticografia
- Seicento
- Storia della lingua italiana