Benedetto Buonmattei e la Questione della lingua nel primo Seicento

Michele Colombo

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Nella Firenze tra la fine del Cinque e l’inizio del Seicento, Giovan Battista Strozzi, Benedetto Fioretti e Benedetto Buommattei esprimono idee linguistiche dissonanti dalle tesi di Salviati e della Accademia della Crusca. In particolare Buommattei, nell’elaborazione della grammatica "Della lingua toscana" e nel carteggio con Paganino Gaudenzi, mostra l’aspirazione a realizzare una codificazione universalmente accettata e l’apertura all’uso di dialettismi toscanizzati, prestiti e neologismi. La sua riflessione avrà un certo influsso sulla terza edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Benedetto Buonmattei and the Question of language in the early seventeenth century
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)615-634
Numero di pagine20
RivistaAEVUM
Volume77
Stato di pubblicazionePubblicato - 2003

Keywords

  • Grammaticografia
  • Seicento
  • Storia della lingua italiana

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