Barriere e facilitatori all'implementazione dei sistemi di supporto decisionale computerizzati in ospedale: Uno studio "grounded theory"

Elisa Giulia Liberati*, Laura Galuppo, Mara Gorli, Marco Maraldi, Francesca Ruggiero, Matteo Capobussi, Rita Banzi, Koren Kwag, Giuseppe Scaratti, Oriana Nanni, Pietro Ruggieri, Hernan Polo Friz, Claudio Cimminiello, Marco Bosio, Mssimo Mangia, Lorenzo Moja

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

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Abstract

Introduzione. I sistemi di supporto decisionale computerizzati (SSDC) collegano le informazioni specifiche di ogni paziente alle evidenze scientifiche disponibili in selezionate banche dati, offrendo un immediato supporto ai clinici durante i processi decisionali. Diversi studi suggeriscono che i SSDC hanno la potenzialità di migliorare l’efficienza e la qualità delle cure. Tuttavia, la loro disponibilità nei contesti di cura non ne garantisce l’adozione in pratica. Il presente studio qualitativo è finalizzato a esplorare le barriere e i facilitatori all’adozione dei SSDC così come percepiti dal personale ospedaliero chiamato a farne uso. Metodi. I dati empirici sono stati raccolti attraverso interviste qualitative semi-strutturate, condotte e analizzate secondo il metodo grounded theory. La rilevazione ha coinvolto tre ospedali del Nord Italia, caratterizzati da diversi livelli di familiarità con i SSDC. Le interviste (n=24) sono state sottoposte a diverse figure professionali: medici, infermieri, membri dello staff IT (Information Technology) e membri delle direzioni ospedaliere. Risultati. L’adozione dei SSDC si configura come processo articolato in sei “posizionamenti”, che rappresentano sei possibili esperienze di utilizzo dei SSDC: a un estremo, il sistema è percepito come un oggetto minaccioso e incontrollabile e, all’estremo opposto, come uno strumento a servizio dei clinici. I primi posizionamenti sono connotati da ostacoli rappresentazionali mentre i posizionamenti più vicini all’utilizzo sono connotati da gli ostacoli tecnici . Discussione. Il modello consente a decisori e manager di collocare i propri contesti di riferimento in uno (o più) dei posizionamenti descritti, “diagnosticando” così il rispettivo livello di maturità nei confronti dei SSDC e identificando le leve su cui agire per avvicinarsi a un’integrazione soddisfacente dei SSDC. I risultati sono discussi anche alla luce degli attuali trend innovativi in sanità, consentendo alcune riflessioni riguardo allo status quo e al potenziale di sviluppo degli ospedali italiani.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Barriers and facilitators to the implementation of computerized decision support systems in the hospital: A "grounded theory" study
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)180-191
Numero di pagine12
RivistaRecenti Progressi in Medicina
Volume106
Numero di pubblicazione4
Stato di pubblicazionePubblicato - 2015

All Science Journal Classification (ASJC) codes

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Keywords

  • Evidence-based medicine
  • Grounded theory
  • Healthcare professions
  • Interviews
  • Perceptions
  • grounded theory
  • interviste
  • omputerized Decision Support Systems
  • percezioni
  • professioni sanitarie
  • sistemi di supporto decisionale computerizzati

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