Abstract
[Ita:]La recente pubblicazione, in territorio americano, dell’edizione Pietrasanta delle Rime di Gaspara Stampa (1554) offre l’opportunità di rileggerle al riparo dalla manipolazione operata da Salza, che sostanzialmente le ridistribuì disegnando un percorso di pentimento. Nel contributo si propone una lettura del ‘canzoniere’ stampiano, a cominciare dalla dedica a Collaltino di Collalto, che ne costituisce non un elemento accessorio ed esterno, puramente occasionale e strumentale, ma una parte integrante, con valore programmatico e definitorio. La raccolta non ha un filo narrativo, né una storia da raccontare: costruita per aggiunta, procede per blocchi, tematici e linguistici, che garantiscono uno sviluppo orizzontale e circolare, e dei quali in queste pagine si offre qualche esempio, avvertendo che il meccanismo presiede alla costruzione dell’intero libro. L’itinerarium tracciato dal modello petrarchesco è dunque stravolto; il «libretto» stampiano, con la sua struttura di tipo ‘paratattico’, partecipa così della dissoluzione del ‘modello canzoniere’ e rientra piuttosto nel ‘libro di rime’, la cui tipologia si afferma già dal quarto decennio del Cinquecento.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Notes for a first reading of Gaspara Stampa's "poor libretto" |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 127-138 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | Studi Rinascimentali |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- gaspara stampa
- lirica femminile
- petrarchismo
- poesia rinascimentale