Anima, spirito e bellezza in “Der Stern des Bundes” di Stefan George

Gloria Colombo*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Nella poesia georgiana della maturità il rapporto tra bellezza stilistica e bellezza spirituale muta in modo radicale: la raffinatezza stilistica non è più una scelta ad arbitrium del poeta, ma una necessità connaturata al contenuto dei nuovi versi, volti a celebrare lo splendore dello spirito divino e della parte più profonda dell’anima umana, anch’essa detta ‘spirito’. Questo cambiamento di prospettiva si sviluppa di pari passo con la diffusione, in Germania, della tradizione mistica medievale. George assume nei confronti della mistica un atteggiamento ambivalente: se da un lato ne prende le distanze, poiché la mette in relazione con tutte quelle indagini sull’aldilà che, allontanandosi dalla vita terrena, minacciano di svuotare di senso l’esistenza umana, dall’altro non manca di esprimere commenti positivi sull’opera di singoli mistici, come Meister Eckhart. Il presente contributo si focalizza da un lato sulla raccolta georgiana in cui le parole ‘anima’ (intesa come fondo dell’anima) e ‘spirito’ ricorrono più frequentemente – La stella dell’alleanza (Der Stern des Bundes, 1914) – e dall’altro su alcune fonti mistiche quasi completamente ignorate dalla critica georgiana, ossia specifici passi degli scritti eckhartiani e l’opera principe del cosiddetto «versificateur d’Eckhart»: Il Pellegrino cherubico (Cherubinischer Wandersmann, 1675) di Angelus Silesius.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Soul, spirit and beauty in Stefan George's “Der Stern des Bundes”
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)560-571
Numero di pagine12
RivistaHUMANITAS
VolumeLXXV
Stato di pubblicazionePubblicato - 2020

Keywords

  • Stefan George, Der Stern des Bundes, schöne Seele
  • Stefan George, La stella dell'alleanza, anima bella

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