ANGELA IDA VILLA, Dalla “vecchierella” di Orazio (“Odi”, III, 15), che dovrebbe starsene a casa a filare la lana anziché andare ai conviti inghirlandata di rose e fare la baccante Tiade, a quella del “Sabato del villaggio” di Leopardi, “Otto/Novecento”, n. 2, 2013, pp. 123-137

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Abstract

[Ita:]ANGELA IDA VILLA, Dalla “vecchierella” di Orazio (“Odi”, III, 15), che dovrebbe starsene a casa a filare la lana anziché andare ai conviti in¬ghirlandata di rose e fare la baccante Tiade, a quella del “Sabato del villaggio” di Leopardi, “Otto/Novecento”, n. 2, 2013, pp. 123-137
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] ANGELA IDA VILLA, From the "old lady" of Horace ("Odi", III, 15), who should stay at home to spin the wool instead of going to the banquet garlanded with roses and make the baccante Tiade, to that of the "Saturday of the village" by Leopardi, "Otto / Novecento", n. 2, 2013, pp. 123-137
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)123-137
Numero di pagine15
RivistaOTTO-NOVECENTO
Volume2013
Stato di pubblicazionePubblicato - 2013

Keywords

  • POESIA ITALIANA DELL'OTTOCENTO, LEOPARDI, CANTI, SABATO DEL VILLAGGIO, ORAZIO, MITO, SIMBOLO MITOLOGICO, DIONISO, CONVITO, IRRAZIONALISMO, GIOVANNI PASCOLI

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