An expectas ut Quintilianus ametur? (Iuv., Sat. VI, 75): antiesemplarità del teatro in ottica satirica

Giuseppe Bocchi

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Abstract

[Ita:]Dalla lettura di alcuni passi delle satire di Giovenale si ricava il giudizio del poeta sugli eventi teatrali della sua epoca: egli condanna le performances in quanto esse non trasmettono più alcun valore edificante, ma sono ridotte a spettacoli triviali che suscitano desideri morbosi nelle spettatrici o diventano palcoscenico per squalificanti esibizioni di nobili ridotti a caricatura di se stessi. Il problema di fondo sta nella mancanza totale di un mecenatismo che sottragga gli autori teatrali alla necessità di comporre opere di basso livello, ma di successo immediato che consentano loro una dignitosa sopravvivenza.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Do you expect me to Quintilian should be loved? (Luv., Sat 6, 75): antiesemplarità del satirical theater in the ottica
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLa riflessione sul teatro nella cultura romana
Pagine303-313
Numero di pagine11
Stato di pubblicazionePubblicato - 2008
Pubblicato esternamente
EventoLa riflessione sul teatro nella cultura romana - Milano, Università Cattolica S. Cuore
Durata: 10 mag 200612 mag 2006

Convegno

ConvegnoLa riflessione sul teatro nella cultura romana
CittàMilano, Università Cattolica S. Cuore
Periodo10/5/0612/5/06

Keywords

  • Giovenale
  • Quintiliano
  • satira
  • teatro

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