Abstract
[Ita:]Questo scritto analizza tematiche collegate agli amministratori “indipendenti” e a
quelli di minoranza nelle società quotate italiane. In materia di amministratori
indipendenti, la pluralità di definizioni adottate in Italia ha generato problematiche
superabili con alcuni semplici interventi normativi. In materia di voto di lista e
amministratori di minoranza si discute se e come sia possibile, senza perdere
caratteristiche importanti del sistema attuale, importare alcune regole desiderabili, di
comune applicazione in paesi esteri finanziariamente evoluti, che prevedono: a) il
coinvolgimento del CdA nella predisposizione delle candidature; b) il voto su singoli
candidati anziché su liste chiuse; c) il vincolo che l’elezione di ogni amministratore
richieda il consenso della maggioranza degli azionisti. Si mostra che il trapianto è
possibile, con opportuni accorgimenti, per le prime due, mentre la terza presenta
alcune controindicazioni e può comportare trade-offs che richiedono decisioni
“politiche” e giudizi di valore.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Independent directors and minority directors: state of the art and evolutionary proposals |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 19-52 |
Numero di pagine | 34 |
Rivista | QUADERNI GIURIDICI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- board elections
- shareholders' meeting