Abstract
[Ita:]Con l’applicazione della Legge italiana di riforma della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione n.30 del 2003 vi è la possibilità di iscrivere al primo anno della scuola dell’infanzia e al primo anno della scuola primaria i bambini e le bambine che compiono i tre/sei anni non più entro il 31/12 ma entro il 30 aprile dell’anno di riferimento. La stessa legge prevede inoltre che siano tenuti all’iscrizione alla primaria i bambini che abbiano compiuto i sei anni entro il 31 agosto, lasciando quindi ai genitori la decisione relativa a un eventuale posticipo o anticipo scolastico. Ciò comporta una maggiore eterogeneità di situazioni personali in classe, che viene ulteriormente accresciuta con la costituzione delle “sezioni primavera” (Legge 296/2006) nelle scuole dell’infanzia. In sostanza lo Stato ha liberalizzato i tempi di accesso alla formazione dei bambini, introducendo un’importante innovazione di sistema che ha risvolti organizzativi, pedagogici, psicologici ma anche, anzi soprattutto, sociologici: infatti con la crescita del numero di bambini anticipatari si fa avanti un nuovo modo di pensare al rapporto tra infanzia, scuola e tempi sociali. Con la mediazione del contesto famigliare, vengono meno da quei marcatori socio-temporali che in passato standardizzavano il processo di sviluppo e incanalavano le scelte degli adulti. Attraverso le chiavi interpretative della sociologia dell’educazione e dell’infanzia, in questo contributo mi propongo di descrivere lo scenario attuale di “de-standardizzazione” dell’esperienza scolastica, inteso come esito di un processo di rottura dell’uniformità educativa (dalla visione centralizzata all’autonomia scolastica) che ha radici lontane e che, nel corso degli ultimi anni, ha subito diverse spinte in avanti nella direzione di una sempre maggiore personalizzazione e privatizzazione. Dopo una panoramica storico-sociologica sulla visione uniformante del sistema dell’istruzione (di cui si chiariscono valori di fondo, meccanismi funzionali e si mette a fuoco l’importanza del “tempi di scuola” come forme di controllo sociale), e sulle spinte verso la destrutturazione (da parte delle famiglie, degli enti locali, dei “venti di riforma” istituzionale, ecc.) che hanno attraversato il sistema scolastico italiano, si passa a ricostruire l’impatto che la riforma sull’anticipo/posticipo ha avuto nelle scuole che l’hanno adottata. Si cercherà di inquadrare la consistenza attuale del fenomeno (dati Miur per regione) per capire come agiscono gli stakeholder in tale scenario, grazie a dati qualitativi forniti dallo stesso Miur. Ma oltre la contrapposizione tra i favorevoli (in genere i genitori e i dirigenti) e i contrari (gli insegnanti), c’è da chiedersi cosa comporti il fatto di riconoscere ai bambini, indipendentemente dall’età anagrafica, la maturità per affrontare il compito didattico,e soprattutto chi la può riconoscere, come si valutano le conseguenze di questa nuova esperienza. Quindi il saggio si propone di delineare un punto di vista del bambino sull’anticipare l’ingresso a scuola rispetto alla soglia stabilita come standard, e capire se l’anticipo scolastico può essere considerato come l’affermazione di un fatto originale, il farsi di una cultura dei bambini nell’accesso ai percorsi di sviluppo, in definitiva se prelude a una nuova forma di agency infantile.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] EARLY PUPILS AND DE-STANDARDIZATION OF THE SCHOOL CYCLE: A NEW CHILD POLICY? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 7-30 |
Numero di pagine | 24 |
Rivista | STUDI DI SOCIOLOGIA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- ANTICIPO SCOLASTICO
- EARLY SCHOOL ENTRY
- EDUCATIONAL WELFARE
- INFANT SCHOOL
- INFANTHOOD-SOCIETY LINK
- INNOVAZIONE SOCIALE
- POLITICHE SCOLASTICHE
- PRE-PRIMARY SCHOOL
- RAPPORTO INFANZIA-SOCIETA'
- RAPPORTO SCUOLA-SOCIETA'
- SCHOOL-SOCIETY LINK
- SCHOOLING POLICY
- SCUOLA DELL'INFANZIA
- SOCIAL INNOVATION
- SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
- SOCIOLOGIA DELL'INFANZIA
- SOCIOLOGY OF CHILDHOOD
- SOCIOLOGY OF EDUCATION
- WELFARE EDUCATIVO