Alimentare il corpo, alimentare le appartenenze culturali. Esigenze diffuse fra vulnerabilità e normalità

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Abstract

[Ita:]Le pratiche di consumo alimentare sono diventate particolarmente rilevanti, nel dibattito delle scienze sociali, da quando è stata ampiamente riconosciuta, dagli anni Sessanta in poi, la loro centralità nella costruzione, riproduzione e modificazione delle identità sociali e culturali. Tali pratiche, tuttavia, sono state indagate soprattutto nei ceti medi e medio- alti, come se la capacità di consumare e di alimentarsi secondo i propri gusti fosse una prerogativa riservata esclusivamente a persone con determinati livelli di reddito. In questo articolo sono riportati i risultati di due indagini qualitative che, hanno, invece, cercato di gettare luce sulle modalità con cui persone in difficoltà o ai margini cercano di soddisfare le proprie esigenze alimentari. Il dato che emerge è il valore del cibo come collante, come legame indissolubile con la propria terra e la storia individuale e famigliare. Attraverso la cucina, la preparazione degli alimenti, l’uso di pentole e stoviglie tradizionali, i pranzi feriali e festivi, infatti, le persone riassaporano un senso del Sé e della propria storia, a volte appannato da condizioni molto difficili ma che non riescono a ridurre la pratica dell’alimentazione a un fattore meramente strumentale e corporeo.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Feed the body, feed the cultural memberships. Widespread needs between vulnerability and normality
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteCibo e alimentazione tra bisogni e culture
Pagine114-127
Numero di pagine14
Stato di pubblicazionePubblicato - 2014

Keywords

  • alimentazione
  • povertà

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