Abstract
[Ita:]La canzone Nulhs hom no sap que s’es gautz ni dolors (BdT 10.39) di Aimeric de Pegulhan fa parte della parte amorosa del canzoniere del trovatore tolosano. L’analisi cobla per cobla del contenuto mette in luce alcuni legami tra questo e altri testi del trovatore, nonché i possibili agganci a Nulhs hom no sap di altri componimenti trobadorici e italiani: Dante da Maiano, Guittone, Mazzeo di Ricco ecc. In qualche caso l’interpretazione si discosta da quella fornita dagli editori precedenti, William P. Shepard e Frank. M. Chambers. L’analisi metrica sottolinea l’assenza della tornada, cosa non comune nella produzione di Aimeric, nonché la vicinanza di questa canzone, che è anche parzialmente tematica, a Hom ditz que gaugz non es senes amor (BdT 10.29). L’analisi della tradizione manoscritta (quattro testimoni in tutto: C, R, O, c) mostra che lo stemma di Shepard e Chambers si basa su presupposti inconsistenti, e che i dati a disposizione in realtà non consentono di stabilire rapporti precisi tra i manoscritti, se non quelli tra O e c.
Segue il nuovo testo critico, accompagnato dalla traduzione e da un breve commento.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Aimeric de Pegulhan, Nulhs hom no sap que s'es gautz ni dolors (BdT 10.39) |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1-27 |
Numero di pagine | 27 |
Rivista | Lecturae Tropatorum |
Volume | 10 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Keywords
- Aimeric de Pegulhan
- Nulhs hom no sap que s'es gautz ni dolor