Accogliersi a braccia aperte che gran regalo l'amicizia (rubrica "Nessuno escluso")

Silvia Maggiolini*, Elena Zanfroni, Damiano Meo

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Circa vent’anni fa, infatti, la poetessa Alda Merini, in un articolo intitolato “Il mio presepe privato” si mostrava preoccupata dal rischio che “i bambini, tra televisione e futili regali” potessero diventare “i più grandi emarginati del nostro tempo”. Con queste parole la scrittrice voleva invitare tutti a trascorrere più tempo insieme, a donarsi, a braccia aperte. Ecco il regalo che fa la differenza: stare in “compagnia”. Quest’ultima parola originariamente significava “condividere il pane”, ovvero offrire un po' di sé stessi. Quindi non lasciare mai nessuno da solo è la grande sfida che ci attende.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Welcoming each other with open arms, what a great gift friendship is (column "No one excluded")
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)12-12
Numero di pagine1
RivistaAVVENIRE
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • Pedagogia, inclusione, comunicazione.

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