Abstract
[Ita:]Gli effetti politici, sociali e culturali del crollo del muro di Berlino hanno fortemente influenzato l’arena pubblica odierna. Il neoliberalismo, la conseguente crisi economica del 2008 e la contemporanea rivoluzione digitale hanno visto lo Stato soccombere all’individualismo e a una generazione di politici altamente ‘performativi’ per i quali la distinzione tra sfera pubblica e privata viene meno. Il carattere eminentemente razionale della politica è venuto così a perdersi in una comunicazione spettacolare e ipermediatica. L’ ‘arte del governo’ è diventa quella della ‘messa in scena’. L’uomo di stato si è trasformato in performer. Nella dialettica tra sacro e profano, il vecchio deve morire per resuscitare nel suo opposto, come il pubblico chiede. L’articolo discute il ruolo giocato dalla cultura popolare (Carnevale, Quaresima, Pasqua) e dalla comicità nello show (e ‘commedificazione’) della politica italiana degli ultimi 25 anni. Mette a fuoco la vittoria di Berlusconi, ottenuta grazie alla personificazione della nuova cultura dell’individualismo popolare, fino ad arrivare a Renzi, re dei social media, destinato a fallire a meno che non si dimostri capace di trasformare il teatrino della politica in azione politica.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] A Dream, please! The performative anthropology of the Berlusconian twenty years (1994-2014) |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 16-38 |
Numero di pagine | 23 |
Rivista | ANTROPOLOGIA E TEATRO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- Carnevale
- Carnival
- Easter
- Lent
- Pasqua
- Performance
- Politica
- Politics
- Quaresima
- Show
- Spettacolo