1927. Marcel, Heidegger e gli equivoci storiografici

Franco Riva

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Fin troppo abituati a leggere il 1927 di Heidegger (Sein und Zeit) e di Marcel (Journal Méthaphysique) con gli occhi del dopo e delle filosofie dell’esistenza, non ci si accorge sempre di una lettura diversa già in corso con gli occhi del prima e di Io e Tu (1923) di Buber. Il comune racconto polemico e antisartriano rivendica l’Essere più che l’esistere, ma rischia di fermarsi alla vicinanza, dentro cui si prepara invece un racconto alternativo che imparenta Marcel più con il principio dialogico (Buber, 1954) e il pensiero dell’altro (Lévinas,1975). «Accordo fondamentale» con Heidegger per lo Zuspruch des Seins e la Verità come apertura, «prossimità metafisica», sensibilità comune, influenze. Fanno però da netto contrasto l’«accordo disaccordo» e le «differenze essenziali» di Marcel per le aperture bloccate, il filosofare astratto, il «disconoscimento dell’altro» (Ma relation avec Heidegger, 1957, 1979). E quel «credere di stare davanti al mistero» di Heidegger (Lettera sull’umanismo, 1947) sembra una svista.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] 1927. Marcel, Heidegger and historiographical misunderstandings
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)255-280
Numero di pagine26
RivistaAORISTO
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • Contrappunti.
  • Counterpoints.
  • Esistenza
  • Essere
  • Existence
  • Heidegger
  • Marcel
  • To Be

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di '1927. Marcel, Heidegger e gli equivoci storiografici'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo