TY - JOUR
T1 - Risorse utilizzate dal servizio sanitario nazionale e relativi costi per la gestione dell’emofilia A
AU - Sferrazza, Antonella
AU - Veneziano, Maria Assunta
AU - De Waure, Chiara
AU - Capri, Stefano
AU - Ricciardi, Walter
PY - 2011
Y1 - 2011
N2 - [Ita:]La gestione dei pazienti emofilici è migliorata
nel corso degli anni grazie all’introduzione di
trattamenti efficaci e sempre più sicuri. A tale
aspetto è associato un consumo delle risorse, sia
economiche che umane, piuttosto elevato data la
complessità della patologia, specialmente quando
gli emofilici sviluppano gli anticorpi inibitori o le
complicanze articolari.
Dall’analisi si evince che l’infusione del fattore
VIII costituisce il principale driver di costo (97-
98% del totale), seguito dalla spesa associata alle
ospedalizzazioni, dagli altri costi e dalla diagnostica,
come confermato dalla letteratura disponibile.
Secondo quanto emerso dal confronto della stima
dei costi delle diverse alternative terapeutiche,
si riscontra come i farmaci contenenti fattori
ricombinanti presentino costi annuali maggiori
rispetto ai plasmaderivati.
I pazienti emofilici, rischiando gravi emorragie,
in seguito anche ad interventi che di per sé
sarebbero di semplice esecuzione e privi di
complicanze, e avendo problemi artromuscolari
cronici a causa delle ripetute emorragie articolari
e muscolari, devono ricorrere spesse volte al
ricovero ospedaliero.
I costi per l’ospedalizzazione risultano pari a
circa 12 milioni di € l’anno, con una percentuale
minima attribuibile agli interventi di artoprotesi
(DRG 209).
I costi medi annui per paziente per l’emofilia A
in Italia oscillano tra €150.133,19 e €248.413,19
in base alla tipologia di trattamento farmacologico
(plasmaderivati, seconda e terza generazione) cui
il paziente adulto viene sottoposto.
È stato, inoltre, considerato il sottogruppo di
pazienti che sviluppano inibitori, in quanto la
loro gestione comporta particolari trattamenti
e precauzioni, specie nel caso del trattamento
farmacologico. Il costo medio annuo per paziente
con inibitori è stato stimato pari a €217.987,7, di cui
il 98,3% imputabile al trattamento farmacologico.
Occorre sottolineare che tale dato risulta essere
sottostimato in quanto deve essere considerato
anche il costo non indifferente che comporta
l’attuazione del regime terapeutico di induzione
di immunotolleranza (ITI) volto all’eradicazione
dell’inibitore presente in circolo.
In considerazione però degli ingenti costi di
gestione legati all’adozione di regimi di ITI, sempre
più interesse oggi viene rivolto all’individuazione
di strategie terapeutiche e politiche commerciali
che possano, in qualche modo, limitarne
l’impatto economico. Baxter, in tale contesto, ha
recentemente proposto un modello innovativo di
partnership tra pubblico e privato a vantaggio del
paziente per un più agevole accesso all’approccio
terapeutico di ITI.
Occorrerebbe, infine, considerare che l’aumento
dell'aspettativa di vita dei soggetti emofilici
comporterà un conseguente aumento dei costi di
gestione di tale patologia, aggravato dalle malattie
tipiche dell’invecchiamento.
AB - [Ita:]La gestione dei pazienti emofilici è migliorata
nel corso degli anni grazie all’introduzione di
trattamenti efficaci e sempre più sicuri. A tale
aspetto è associato un consumo delle risorse, sia
economiche che umane, piuttosto elevato data la
complessità della patologia, specialmente quando
gli emofilici sviluppano gli anticorpi inibitori o le
complicanze articolari.
Dall’analisi si evince che l’infusione del fattore
VIII costituisce il principale driver di costo (97-
98% del totale), seguito dalla spesa associata alle
ospedalizzazioni, dagli altri costi e dalla diagnostica,
come confermato dalla letteratura disponibile.
Secondo quanto emerso dal confronto della stima
dei costi delle diverse alternative terapeutiche,
si riscontra come i farmaci contenenti fattori
ricombinanti presentino costi annuali maggiori
rispetto ai plasmaderivati.
I pazienti emofilici, rischiando gravi emorragie,
in seguito anche ad interventi che di per sé
sarebbero di semplice esecuzione e privi di
complicanze, e avendo problemi artromuscolari
cronici a causa delle ripetute emorragie articolari
e muscolari, devono ricorrere spesse volte al
ricovero ospedaliero.
I costi per l’ospedalizzazione risultano pari a
circa 12 milioni di € l’anno, con una percentuale
minima attribuibile agli interventi di artoprotesi
(DRG 209).
I costi medi annui per paziente per l’emofilia A
in Italia oscillano tra €150.133,19 e €248.413,19
in base alla tipologia di trattamento farmacologico
(plasmaderivati, seconda e terza generazione) cui
il paziente adulto viene sottoposto.
È stato, inoltre, considerato il sottogruppo di
pazienti che sviluppano inibitori, in quanto la
loro gestione comporta particolari trattamenti
e precauzioni, specie nel caso del trattamento
farmacologico. Il costo medio annuo per paziente
con inibitori è stato stimato pari a €217.987,7, di cui
il 98,3% imputabile al trattamento farmacologico.
Occorre sottolineare che tale dato risulta essere
sottostimato in quanto deve essere considerato
anche il costo non indifferente che comporta
l’attuazione del regime terapeutico di induzione
di immunotolleranza (ITI) volto all’eradicazione
dell’inibitore presente in circolo.
In considerazione però degli ingenti costi di
gestione legati all’adozione di regimi di ITI, sempre
più interesse oggi viene rivolto all’individuazione
di strategie terapeutiche e politiche commerciali
che possano, in qualche modo, limitarne
l’impatto economico. Baxter, in tale contesto, ha
recentemente proposto un modello innovativo di
partnership tra pubblico e privato a vantaggio del
paziente per un più agevole accesso all’approccio
terapeutico di ITI.
Occorrerebbe, infine, considerare che l’aumento
dell'aspettativa di vita dei soggetti emofilici
comporterà un conseguente aumento dei costi di
gestione di tale patologia, aggravato dalle malattie
tipiche dell’invecchiamento.
KW - Costi
KW - Emofilia
KW - HTA
KW - Costi
KW - Emofilia
KW - HTA
UR - http://hdl.handle.net/10807/7266
M3 - Articolo in rivista
SN - 1723-7815
SP - 31
EP - 45
JO - Italian Journal of Public Health
JF - Italian Journal of Public Health
ER -