Qualche osservazione su Virgilio e Catone "luminosi" e su Beatrice "abbagliante"

Elena Landoni

Qualche osservazione su Virgilio e Catone "luminosi" e su Beatrice "abbagliante"

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] Some remarks on "luminous" Virgil and Cato and on "dazzling" Beatrice

Elena Landoni

Faculty of Education

Research output: Contribution to journal › Article › peer-review

Abstract

[Autom. eng. transl.] The distribution of the terms volume, light, knot, style in the Comedy establishes inter-textual relationships that already suggest the inadequacy of the Virgil magisterium to the witnessing task of Dante, without undermining its saving function. Precisely the use of the lexical constellation related to light, of which the Scriptural and Patristic ancestry are traced here, defines the different role of Virgil with respect to Cato, above all taking into account the writings of Dionysius the Areopagite on the angelic hierarchies. From this order of considerations the implications of the dazzling word of Beatrice at the top of Purgatory and of the "impetration" of Dante's intellect with the revelation of the meaning of Scripture are also clearer.

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] Some remarks on "luminous" Virgil and Cato and on "dazzling" Beatrice
Original language	Italian
Pages (from-to)	45-60
Number of pages	16
Journal	REVUE DES ÉTUDES ITALIENNES
Volume	61
Publication status	Published - 2015

Keywords

Italian Literature Dante Virgiio Catone Beatrice
Letteratura italiana Dante Virgilio Catone Beatrice

Cite this

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TY - JOUR

T1 - Qualche osservazione su Virgilio e Catone "luminosi" e su Beatrice "abbagliante"

AU - Landoni, Elena

PY - 2015

Y1 - 2015

N2 - [Ita:]La distribuzione dei termini volume, lume, nodo, stile nella Commedia istituisce relazioni intratestuali che suggeriscono già in itinere l’inadeguatezza del magistero virgiliano al compito testimoniale di Dante, pur senza incrinarne la funzione salvificamente illuminante. Proprio l’impiego della costellazione lessicale relativa alla luce, di cui si rintracciano qui le ascendenze scritturali e patristiche, definisce il diverso ruolo di Virgilio rispetto a Catone, soprattutto tenendo conto degli scritti di Dionigi l’Areopagita sulle gerarchie angeliche. Da questo ordine di considerazioni risultano altresì più chiare le implicazioni della parola abbagliante di Beatrice in vetta al Purgatorio e dell’”impetramento” dell’intelletto di Dante con lo svelamento di senso della Scrittura.

AB - [Ita:]La distribuzione dei termini volume, lume, nodo, stile nella Commedia istituisce relazioni intratestuali che suggeriscono già in itinere l’inadeguatezza del magistero virgiliano al compito testimoniale di Dante, pur senza incrinarne la funzione salvificamente illuminante. Proprio l’impiego della costellazione lessicale relativa alla luce, di cui si rintracciano qui le ascendenze scritturali e patristiche, definisce il diverso ruolo di Virgilio rispetto a Catone, soprattutto tenendo conto degli scritti di Dionigi l’Areopagita sulle gerarchie angeliche. Da questo ordine di considerazioni risultano altresì più chiare le implicazioni della parola abbagliante di Beatrice in vetta al Purgatorio e dell’”impetramento” dell’intelletto di Dante con lo svelamento di senso della Scrittura.

KW - Italian Literature Dante Virgiio Catone Beatrice

KW - Letteratura italiana Dante Virgilio Catone Beatrice

KW - Italian Literature Dante Virgiio Catone Beatrice

KW - Letteratura italiana Dante Virgilio Catone Beatrice

UR - http://hdl.handle.net/10807/85217

M3 - Articolo in rivista

VL - 61

SP - 45

EP - 60

JO - Revue des Etudes Italiennes

JF - Revue des Etudes Italiennes

SN - 0035-2047

ER -

Qualche osservazione su Virgilio e Catone "luminosi" e su Beatrice "abbagliante"

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