Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici: non settari né omologati

Paolo Luigi Branca

Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici: non settari né omologati

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] Pope Francis and Christian-Islamic dialogue: not sectarian or homologated

Paolo Luigi Branca

Research output: Book/Report › Book

Abstract

[Autom. eng. transl.] It is ridiculous if not abhorrent to think of God as someone who has the goal of "winning" on your agenda. His omnipotence stops before our freedom, called, if anything, to be "convinced" or rather "enthralled" in a genuine religious experience. The interiority of the latter is patently secondary or completely absent in almost all that it claims to say or do in its name. The end can only be man, that is to say a humanity made up of unique and unrepeatable faces and stories at the service of which every occasion should appear to us as a supreme grace given to us not so much to show that we are on the right side, but by what part we place ourselves in the eternal and unsolvable confrontation between good and evil, light and darkness, life and death.

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] Pope Francis and Christian-Islamic dialogue: not sectarian or homologated
Original language	Italian
Publisher	Cittadella
Number of pages	124
ISBN (Print)	978-88-308-1595-7
Publication status	Published - 2017

Keywords

christianity, islam, pope Francis
cristianesimo, islamismo, papa Francesco

Cite this

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T1 - Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici: non settari né omologati

AU - Branca, Paolo Luigi

PY - 2017

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N2 - [Ita:]È ridicolo se non aberrante pensare a Dio come a Qualcuno che abbia nella Sua agenda l’obiettivo di “vincere”. La Sua onnipotenza si ferma di fronte alla nostra libertà, chiamata semmai ad essere “convinta” o meglio “avvinta” in una genuina esperienza religiosa. L’interiorità di quest’ultima è palesemente secondaria o del tutto assente in quasi tutto ciò che si pretende di dire o di fare in Suo nome. Il fine non può che essere l’uomo, vale a dire un’umanità fatta di volti e di storie uniche e irripetibili al servizio della quale ogni occasione dovrebbe apparirci come una suprema grazia dataci non tanto per dimostrare che stiamo dalla parte giusta, ma da quale parte ci situiamo nell’eterno e irrisolvibile confronto fra bene e male, luce e tenebre, vita e morte.

AB - [Ita:]È ridicolo se non aberrante pensare a Dio come a Qualcuno che abbia nella Sua agenda l’obiettivo di “vincere”. La Sua onnipotenza si ferma di fronte alla nostra libertà, chiamata semmai ad essere “convinta” o meglio “avvinta” in una genuina esperienza religiosa. L’interiorità di quest’ultima è palesemente secondaria o del tutto assente in quasi tutto ciò che si pretende di dire o di fare in Suo nome. Il fine non può che essere l’uomo, vale a dire un’umanità fatta di volti e di storie uniche e irripetibili al servizio della quale ogni occasione dovrebbe apparirci come una suprema grazia dataci non tanto per dimostrare che stiamo dalla parte giusta, ma da quale parte ci situiamo nell’eterno e irrisolvibile confronto fra bene e male, luce e tenebre, vita e morte.

KW - christianity, islam, pope Francis

KW - cristianesimo, islamismo, papa Francesco

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UR - http://hdl.handle.net/10807/111675

M3 - Book

SN - 978-88-308-1595-7

BT - Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici: non settari né omologati

PB - Cittadella

ER -

Papa Francesco e il dialogo cristiani-islamici: non settari né omologati

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