Non discriminazione (principio di)

Marina Casini; Carlo Casini

Non discriminazione (principio di)

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] Non-discrimination (principle of)

Research output: Chapter in Book/Report/Conference proceeding › Entry for encyclopedia/dictionary

Abstract

[Autom. eng. transl.] The principle of non-discrimination is synonymous with equality, even if it is a consequence of it. In fact, equality implies a judgment of theoretical value, it is an affirmation of thought that pertains to the essence of man, while non-discrimination concerns the behavior of man, it is, in a certain way, the precept that derives from the value discovery. Equality is a "yes", non-discrimination is a "no". They are two sides of the same coin. In fact, the two terms - non discrimination, equality - are linked in the most solemn current legal documents, from international declarations and conventions on human rights to national constitutions. The principle of non-discrimination or equality, in which a criterion of justice is recognized, is one of the cornerstones of modern legal culture; its entry into the contemporary cultural, juridical and political vocabulary is now widely acquired and is considered the architrave of modern legal systems. Present in all areas of social life, it is declined in a myriad of facets and articulated in a framework of norms of various origins and nature elaborated in multiple contexts. Among these: economics, entrepreneurship, work, immigration, politics, inclusion, integration, social security, vocational training and, precisely, bioethics and biodiversity. The breadth, complexity and amount of legal documents in this regard requires a selection of profiles to be considered for the purpose of the contribution. Therefore, it has no claim to be exhaustive, but simply emphasizes some of the aspects that most affect the principle of non-discrimination-equality in the area of biodiversity, especially considering the thorniest and most debated issues. The contribution is divided into the following points: 1. Equality: a conquest of modernity. - 2. Human dignity and equality. - 3. New discrimination at the beginning and end of human life. - 4. Equality and family. 5. Equality, democracy and peace

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] Non-discrimination (principle of)
Original language	Italian
Title of host publication	Enciclopedia di Bioetica e Scienza giuridica
Pages	478-510
Number of pages	33
Publication status	Published - 2015

Keywords

democrazia
dignità
famiglia
pace
uguaglianza
vita umana

Cite this

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abstract = "[Ita:]Il principio di non discriminazione {\`e} sinonimo di uguaglianza, anche se di essa {\`e} conseguenza. In effetti, l{\textquoteright}uguaglianza implica un giudizio di valore teorico, {\`e} un{\textquoteright}affermazione del pensiero che attiene all{\textquoteright}essenza dell{\textquoteright}uomo, mentre la non discriminazione riguarda il comportamento dell{\textquoteright}uomo, {\`e}, in certo modo, il precetto che deriva dalla scoperta del valore. L{\textquoteright}uguaglianza {\`e} un “s{\`i}”, la non discriminazione {\`e} un “no”. Sono due facce di una medesima medaglia. Infatti, i due termini – non discriminazione, uguaglianza - sono collegati nei pi{\`u} solenni attuali documenti giuridici, dalle dichiarazioni e convenzioni internazionali sui diritti dell{\textquoteright}uomo, alle Costituzioni nazionali. Il principio di non discriminazione o di uguaglianza, in cui si ravvisa un criterio di giustizia, {\`e} uno dei cardini della cultura giuridica moderna; il suo ingresso nel lessico culturale, giuridico e politico contemporaneo {\`e} ormai ampiamente acquisito ed {\`e} considerato architrave dei moderni ordinamenti giuridici. Presente in tutti gli ambiti della vita sociale, esso {\`e} declinato in una miriade di sfaccettature e articolato in un quadro di norme di varia provenienza e natura elaborate in molteplici contesti. Tra questi: economia, imprenditoria, lavoro, immigrazione, politica, inclusione, integrazione, retribuzione, sicurezza sociale, formazione professionale e, appunto, bioetica e biodiritto. L{\textquoteright}ampiezza, la complessit{\`a} e la mole di documenti giuridici a riguardo impone ai fini del contributo una scelta dei profili da considerare. Esso, dunque, non ha alcuna pretesa di esaustivit{\`a}, ma pone semplicemente l{\textquoteright}accento su alcuni degli aspetti che pi{\`u} interessano il principio di non discriminazione-uguaglianza nell{\textquoteright}ambito del biodiritto, considerando in special modo le questioni pi{\`u} spinose e dibattute. Il contributo si articola nei seguenti punti: 1. Uguaglianza: una conquista della modernit{\`a}. - 2. Dignit{\`a} umana ed uguaglianza. - 3. Le nuove discriminazioni all{\textquoteright}inizio e alla fine della vita umana. - 4. Uguaglianza e famiglia. 5. Uguaglianza, democrazia e pace",

keywords = "democrazia, dignit{\`a}, famiglia, pace, uguaglianza, vita umana, democrazia, dignit{\`a}, famiglia, pace, uguaglianza, vita umana",

author = "Marina Casini and Carlo Casini",

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isbn = "978-88-495-3024-7",

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booktitle = "Enciclopedia di Bioetica e Scienza giuridica",

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TY - CHAP

T1 - Non discriminazione (principio di)

AU - Casini, Marina

AU - Casini, Carlo

PY - 2015

Y1 - 2015

N2 - [Ita:]Il principio di non discriminazione è sinonimo di uguaglianza, anche se di essa è conseguenza. In effetti, l’uguaglianza implica un giudizio di valore teorico, è un’affermazione del pensiero che attiene all’essenza dell’uomo, mentre la non discriminazione riguarda il comportamento dell’uomo, è, in certo modo, il precetto che deriva dalla scoperta del valore. L’uguaglianza è un “sì”, la non discriminazione è un “no”. Sono due facce di una medesima medaglia. Infatti, i due termini – non discriminazione, uguaglianza - sono collegati nei più solenni attuali documenti giuridici, dalle dichiarazioni e convenzioni internazionali sui diritti dell’uomo, alle Costituzioni nazionali. Il principio di non discriminazione o di uguaglianza, in cui si ravvisa un criterio di giustizia, è uno dei cardini della cultura giuridica moderna; il suo ingresso nel lessico culturale, giuridico e politico contemporaneo è ormai ampiamente acquisito ed è considerato architrave dei moderni ordinamenti giuridici. Presente in tutti gli ambiti della vita sociale, esso è declinato in una miriade di sfaccettature e articolato in un quadro di norme di varia provenienza e natura elaborate in molteplici contesti. Tra questi: economia, imprenditoria, lavoro, immigrazione, politica, inclusione, integrazione, retribuzione, sicurezza sociale, formazione professionale e, appunto, bioetica e biodiritto. L’ampiezza, la complessità e la mole di documenti giuridici a riguardo impone ai fini del contributo una scelta dei profili da considerare. Esso, dunque, non ha alcuna pretesa di esaustività, ma pone semplicemente l’accento su alcuni degli aspetti che più interessano il principio di non discriminazione-uguaglianza nell’ambito del biodiritto, considerando in special modo le questioni più spinose e dibattute. Il contributo si articola nei seguenti punti: 1. Uguaglianza: una conquista della modernità. - 2. Dignità umana ed uguaglianza. - 3. Le nuove discriminazioni all’inizio e alla fine della vita umana. - 4. Uguaglianza e famiglia. 5. Uguaglianza, democrazia e pace

AB - [Ita:]Il principio di non discriminazione è sinonimo di uguaglianza, anche se di essa è conseguenza. In effetti, l’uguaglianza implica un giudizio di valore teorico, è un’affermazione del pensiero che attiene all’essenza dell’uomo, mentre la non discriminazione riguarda il comportamento dell’uomo, è, in certo modo, il precetto che deriva dalla scoperta del valore. L’uguaglianza è un “sì”, la non discriminazione è un “no”. Sono due facce di una medesima medaglia. Infatti, i due termini – non discriminazione, uguaglianza - sono collegati nei più solenni attuali documenti giuridici, dalle dichiarazioni e convenzioni internazionali sui diritti dell’uomo, alle Costituzioni nazionali. Il principio di non discriminazione o di uguaglianza, in cui si ravvisa un criterio di giustizia, è uno dei cardini della cultura giuridica moderna; il suo ingresso nel lessico culturale, giuridico e politico contemporaneo è ormai ampiamente acquisito ed è considerato architrave dei moderni ordinamenti giuridici. Presente in tutti gli ambiti della vita sociale, esso è declinato in una miriade di sfaccettature e articolato in un quadro di norme di varia provenienza e natura elaborate in molteplici contesti. Tra questi: economia, imprenditoria, lavoro, immigrazione, politica, inclusione, integrazione, retribuzione, sicurezza sociale, formazione professionale e, appunto, bioetica e biodiritto. L’ampiezza, la complessità e la mole di documenti giuridici a riguardo impone ai fini del contributo una scelta dei profili da considerare. Esso, dunque, non ha alcuna pretesa di esaustività, ma pone semplicemente l’accento su alcuni degli aspetti che più interessano il principio di non discriminazione-uguaglianza nell’ambito del biodiritto, considerando in special modo le questioni più spinose e dibattute. Il contributo si articola nei seguenti punti: 1. Uguaglianza: una conquista della modernità. - 2. Dignità umana ed uguaglianza. - 3. Le nuove discriminazioni all’inizio e alla fine della vita umana. - 4. Uguaglianza e famiglia. 5. Uguaglianza, democrazia e pace

KW - democrazia

KW - dignità

KW - famiglia

KW - pace

KW - uguaglianza

KW - vita umana

KW - democrazia

KW - dignità

KW - famiglia

KW - pace

KW - uguaglianza

KW - vita umana

UR - http://hdl.handle.net/10807/72030

M3 - Voce in dizionario / enciclopedia

SN - 978-88-495-3024-7

SP - 478

EP - 510

BT - Enciclopedia di Bioetica e Scienza giuridica

ER -

Non discriminazione (principio di)

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