TY - UNPB
T1 - La variabilità della pratica clinica in Italia.
AU - De Belvis, Antonio
AU - De Waure, Chiara
AU - Calabro', Giovanna Elisa
AU - Marventano, S
AU - Tanzariello, Maria
AU - Avolio, Maria
AU - Bucci, Sabina
AU - Ricciardi, Walter
PY - 2015
Y1 - 2015
N2 - [Ita:]In Italia, la variabilità nella pratica clinica è comune e rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per pazienti, professionisti
e decisori.
Attraverso la selezione di tre aree cliniche (gravidanza e parto, trattamento con Angioplastica Coronarica Transluminale
Percutanea - PTCA nei pazienti con infarto miocardico acuto e gestione del diabete), gli autori sottolineano come vi sia, in
ciascuna delle tre aree, una ingiustificata variabilità, che non può essere spiegata solo dalla frequenza/gravità della malattia
o da altri fattori relativi al paziente.
Al fine di descrivere la variabilità tra le Regioni italiane, gli autori hanno scelto sia indicatori di processo (esempio volumi)
sia di risultato (esempio mortalità, complicanze). L’incidenza di tagli cesarei è particolarmente elevata in Italia rispetto agli
altri Paesi europei. Più che altrove, le pressioni legate alla cosiddetta medicina difensiva, la pianificazione del parto per
ragioni di convenienza sia dei medici che dei pazienti e, più in generale, i cambiamenti nel rapporto medico-paziente sono
probabilmente responsabili dell’induzione di pratiche inappropriate. Inoltre, importanti variazioni si osservano a livello
intraregionale, in particolare per quanto riguarda il tipo di ospedale (privato, pubblico e universitario).
Anche l’esecuzione tempestiva della PTCA è caratterizzata da una variabilità interregionale che ancora una volta non può
essere spiegata solo da fattori clinici. In particolare, si osserva un’estrema variabilità tra strutture appartenenti alla stessa
Regione nella percentuale di PTCA eseguite entro 48 ore.
Per quanto riguarda il diabete, sono state osservate differenze rilevanti nel consumo di farmaci, nel controllo metabolico
dei pazienti e nei ricoveri per complicanze a breve e a lungo termine, che sono considerate un proxy della gestione dei
pazienti a livello territoriale. Tale gestione genera disuguaglianze nel campo della salute, con effetti rilevanti sulla sostenibilità
finanziaria e allocativa dei sistemi vista anche l’elevata prevalenza della patologia
AB - [Ita:]In Italia, la variabilità nella pratica clinica è comune e rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per pazienti, professionisti
e decisori.
Attraverso la selezione di tre aree cliniche (gravidanza e parto, trattamento con Angioplastica Coronarica Transluminale
Percutanea - PTCA nei pazienti con infarto miocardico acuto e gestione del diabete), gli autori sottolineano come vi sia, in
ciascuna delle tre aree, una ingiustificata variabilità, che non può essere spiegata solo dalla frequenza/gravità della malattia
o da altri fattori relativi al paziente.
Al fine di descrivere la variabilità tra le Regioni italiane, gli autori hanno scelto sia indicatori di processo (esempio volumi)
sia di risultato (esempio mortalità, complicanze). L’incidenza di tagli cesarei è particolarmente elevata in Italia rispetto agli
altri Paesi europei. Più che altrove, le pressioni legate alla cosiddetta medicina difensiva, la pianificazione del parto per
ragioni di convenienza sia dei medici che dei pazienti e, più in generale, i cambiamenti nel rapporto medico-paziente sono
probabilmente responsabili dell’induzione di pratiche inappropriate. Inoltre, importanti variazioni si osservano a livello
intraregionale, in particolare per quanto riguarda il tipo di ospedale (privato, pubblico e universitario).
Anche l’esecuzione tempestiva della PTCA è caratterizzata da una variabilità interregionale che ancora una volta non può
essere spiegata solo da fattori clinici. In particolare, si osserva un’estrema variabilità tra strutture appartenenti alla stessa
Regione nella percentuale di PTCA eseguite entro 48 ore.
Per quanto riguarda il diabete, sono state osservate differenze rilevanti nel consumo di farmaci, nel controllo metabolico
dei pazienti e nei ricoveri per complicanze a breve e a lungo termine, che sono considerate un proxy della gestione dei
pazienti a livello territoriale. Tale gestione genera disuguaglianze nel campo della salute, con effetti rilevanti sulla sostenibilità
finanziaria e allocativa dei sistemi vista anche l’elevata prevalenza della patologia
KW - Diabete
KW - Infarto
KW - Parti
KW - Variabilità clinica
KW - Diabete
KW - Infarto
KW - Parti
KW - Variabilità clinica
UR - http://hdl.handle.net/10807/71010
M3 - Documento di lavoro
BT - La variabilità della pratica clinica in Italia.
ER -