La sfida industriale obbligata. La ripresa oltre l'austerità

Marco Fortis

La sfida industriale obbligata. La ripresa oltre l'austerità

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] The forced industrial challenge. The recovery beyond austerity

Marco Fortis

Research output: Working paper

Abstract

[Autom. eng. transl.] The Istat Press Release of September 10 indicates an Italy with a 2.6% drop in GDP in the second quarter of 2012 compared to last year. Italy's real problem today is the revival of a chronically ill domestic demand that has lost further momentum and confidence with recent financial maneuvers. And it is above all on the domestic front rather than on the export front that the productivity gap is really measured, not only in manufacturing but mainly in services. Without greater liberalization and greater flexibility, Italian companies that sell on an already asphyxiated domestic market risk losing opportunities and competitiveness with respect to foreign competitors that aim to win shares in our country, while foreign companies operating in Italy can be tried first or then to leave.

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] The forced industrial challenge. The recovery beyond austerity
Original language	Italian
Number of pages	3
Publication status	Published - 2012
Externally published	Yes

Keywords

Italian Gdp
Italy's weak domestic demand
Pil
debolezza della domanda interna
greater flexibility
liberalization
liberalizzazioni
maggiore flessibilità

Cite this

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TY - UNPB

T1 - La sfida industriale obbligata. La ripresa oltre l'austerità

AU - Fortis, Marco

PY - 2012

Y1 - 2012

N2 - [Ita:]Il Comunicato stampa Istat del 10 settembre indica un'Italia con il PIL in calo tendenziale del 2,6% nel secondo trimestre 2012 rispetto allo scorso anno. Il vero problema dell’Italia oggi è il rilancio di una domanda interna cronicamente malata che ha perso con le recenti manovre finanziarie ulteriore slancio e fiducia. Ed è soprattutto sul fronte domestico più che su quello dell’export che si misura davvero il gap di produttività, non solo nel manifatturiero ma principalmente nei servizi. Senza maggiori liberalizzazioni e una maggiore flessibilità, le imprese italiane che vendono su un mercato interno già asfittico rischiano di perdere opportunità e competitività rispetto ai concorrenti stranieri che puntano a conquistare quote nel nostro Paese, mentre le imprese straniere che operano in Italia possono essere tentate prima o poi di andarsene.

AB - [Ita:]Il Comunicato stampa Istat del 10 settembre indica un'Italia con il PIL in calo tendenziale del 2,6% nel secondo trimestre 2012 rispetto allo scorso anno. Il vero problema dell’Italia oggi è il rilancio di una domanda interna cronicamente malata che ha perso con le recenti manovre finanziarie ulteriore slancio e fiducia. Ed è soprattutto sul fronte domestico più che su quello dell’export che si misura davvero il gap di produttività, non solo nel manifatturiero ma principalmente nei servizi. Senza maggiori liberalizzazioni e una maggiore flessibilità, le imprese italiane che vendono su un mercato interno già asfittico rischiano di perdere opportunità e competitività rispetto ai concorrenti stranieri che puntano a conquistare quote nel nostro Paese, mentre le imprese straniere che operano in Italia possono essere tentate prima o poi di andarsene.

KW - Italian Gdp

KW - Italy's weak domestic demand

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KW - liberalizzazioni

KW - maggiore flessibilità

KW - Italian Gdp

KW - Italy's weak domestic demand

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KW - debolezza della domanda interna

KW - greater flexibility

KW - liberalization

KW - liberalizzazioni

KW - maggiore flessibilità

UR - http://hdl.handle.net/10807/36043

M3 - Working paper

BT - La sfida industriale obbligata. La ripresa oltre l'austerità

ER -

La sfida industriale obbligata. La ripresa oltre l'austerità

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