La morale come ‘most peculiar institution’? Charles Taylor interprete di Bernard Williams

Alessandra Gerolin

La morale come ‘most peculiar institution’? Charles Taylor interprete di Bernard Williams

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] Morality as the 'most peculiar institution'? Charles Taylor interpreter of Bernard Williams

Alessandra Gerolin

Research output: Contribution to journal › Article › peer-review

Abstract

The aim of this article consists in analyzing Charles Taylor’s interpretation of Bernard Williams’ moral philosophy. It focuses in particular on Taylor’s volume "Sources of the Self: The Making of the Modern Identity" (1989), but it also considers Taylor’s essay on Williams "A most peculiar institution" (1995) and Williams’ reply to it. The article underlines similarities (such as a common critique on morality intended as a system of obligations and its procedural matrix, or the common dislike for moral projectivism) as well as differences between the two philosophers. My argument is that Taylor’s thesis is more persuasive than Williams’ 'sophisticated naturalism'.

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] Morality as the 'most peculiar institution'? Charles Taylor interpreter of Bernard Williams
Original language	Italian
Pages (from-to)	645-666
Number of pages	22
Journal	Rivista di Filosofia Neo-Scolastica
Volume	CVII
Publication status	Published - 2015

Keywords

Beni
Bernard Williams
Charles Taylor
Etica procedurale
Goods
Naturalismo filosofico
Philosophical naturalism
Procedural Ethics

Cite this

@article{7e0df0df094e4a4cb2b7b7c36a44773f,

title = "La morale come {\textquoteleft}most peculiar institution{\textquoteright}? Charles Taylor interprete di Bernard Williams",

abstract = "[Ita:]Lo scopo di questo articolo consiste nell'analizzare la riflessione sviluppata da Charles Taylor in merito alla filosofia morale di Bernard Williams. Esso si focalizza, in particolare, sul volume di Taylor {"}Sources of the Self: The Making of the Modern Identity{"} (1989) e considera anche il saggio di Taylor {"}A most peculiar institution{"} (1995), nonch{\'e} la replica di Williams nei confronti di questo. L'articolo intende mettere in luce tanto le analogie (come, ad esempio, una critica comune rivolta alla moralit{\`a} intesa come sistema di obbligazioni e alla sua matrice procedurale, o il comune rifiuto del proiettivismo morale), quanto le differenze di prospettiva tra i due filosofi. La mia argomentazione {\`e} che la tesi formulata da Taylor sia pi{\`u} persuasiva del 'naturalismo sofisticato' di Williams.",

keywords = "Beni, Bernard Williams, Charles Taylor, Etica procedurale, Goods, Naturalismo filosofico, Philosophical naturalism, Procedural Ethics, Beni, Bernard Williams, Charles Taylor, Etica procedurale, Goods, Naturalismo filosofico, Philosophical naturalism, Procedural Ethics",

author = "Alessandra Gerolin",

year = "2015",

language = "Italian",

volume = "CVII",

pages = "645--666",

journal = "Rivista di Filosofia Neo-Scolastica",

issn = "0035-6247",

publisher = "Vita e Pensiero Pubblic University:Largo Gemelli 1, I 20123 Milan Italy:011 39 02 72342310, 011 39 2 72342370, EMAIL: [email protected], Fax: 011 39 02 72342974",

}

TY - JOUR

T1 - La morale come ‘most peculiar institution’? Charles Taylor interprete di Bernard Williams

AU - Gerolin, Alessandra

PY - 2015

Y1 - 2015

N2 - [Ita:]Lo scopo di questo articolo consiste nell'analizzare la riflessione sviluppata da Charles Taylor in merito alla filosofia morale di Bernard Williams. Esso si focalizza, in particolare, sul volume di Taylor "Sources of the Self: The Making of the Modern Identity" (1989) e considera anche il saggio di Taylor "A most peculiar institution" (1995), nonché la replica di Williams nei confronti di questo. L'articolo intende mettere in luce tanto le analogie (come, ad esempio, una critica comune rivolta alla moralità intesa come sistema di obbligazioni e alla sua matrice procedurale, o il comune rifiuto del proiettivismo morale), quanto le differenze di prospettiva tra i due filosofi. La mia argomentazione è che la tesi formulata da Taylor sia più persuasiva del 'naturalismo sofisticato' di Williams.

AB - [Ita:]Lo scopo di questo articolo consiste nell'analizzare la riflessione sviluppata da Charles Taylor in merito alla filosofia morale di Bernard Williams. Esso si focalizza, in particolare, sul volume di Taylor "Sources of the Self: The Making of the Modern Identity" (1989) e considera anche il saggio di Taylor "A most peculiar institution" (1995), nonché la replica di Williams nei confronti di questo. L'articolo intende mettere in luce tanto le analogie (come, ad esempio, una critica comune rivolta alla moralità intesa come sistema di obbligazioni e alla sua matrice procedurale, o il comune rifiuto del proiettivismo morale), quanto le differenze di prospettiva tra i due filosofi. La mia argomentazione è che la tesi formulata da Taylor sia più persuasiva del 'naturalismo sofisticato' di Williams.

KW - Beni

KW - Bernard Williams

KW - Charles Taylor

KW - Etica procedurale

KW - Goods

KW - Naturalismo filosofico

KW - Philosophical naturalism

KW - Procedural Ethics

KW - Beni

KW - Bernard Williams

KW - Charles Taylor

KW - Etica procedurale

KW - Goods

KW - Naturalismo filosofico

KW - Philosophical naturalism

KW - Procedural Ethics

UR - http://hdl.handle.net/10807/69857

M3 - Articolo in rivista

SN - 0035-6247

VL - CVII

SP - 645

EP - 666

JO - Rivista di Filosofia Neo-Scolastica

JF - Rivista di Filosofia Neo-Scolastica

ER -

La morale come ‘most peculiar institution’? Charles Taylor interprete di Bernard Williams

Abstract

Keywords

Other files and links

Fingerprint

Cite this