TY - JOUR
T1 - Formazione e resistenze al cambiamento. Il lavoro con un gruppo di ispettori penitenziari
AU - Gozzoli, Caterina
AU - D'Angelo, Chiara
AU - Nicoletti, Rossana
PY - 2013
Y1 - 2013
N2 - [Ita:]Da sempre il cambiamento costituisce un processo delicato e complesso per le per- sone, i gruppi e le organizzazioni che lo vivono. Il presente lavoro, a partire da un processo di riorganizzazione che ha coinvolto un istituto penitenziario lombardo, prende in analisi le resistenze al cambiamento generatesi in un gruppo di quindici ispettori e la loro evoluzione lungo un percorso formativo che li ha visti coinvolti.
Il contributo si pone lo scopo di compiere un’indagine esplorativa sul ruolo del dispositivo gruppale attivato dalla formazione, come strumento in grado di accompagnare e far evolvere le resistenze al cambiamento.
Al fine di comprendere se, e in che modo, la micro-organizzazione temporanea creata du- rante la formazione è stata in grado di accompagnare i soggetti a trattare le difese emergenti dal processo di cambiamento, è stata compiuta un’analisi del contenuto carta-matita delle trascrizioni di sette sessioni formative.
L’analisi ha consentito di mettere in luce alcune tipologie di resistenze del gruppo quali ad esempio lo spostamento dei problemi, la lettura individuale degli stessi, la prevalenza della lamentela e l’attesa messianica di una figura apicale che decida come intervenire.
L’evolversi del percorso formativo, attraverso specifiche attività proposte e azioni messe in atto dal formatore, ha consentito al gruppo di fare un progressivo passaggio verso uno sblocco del pensiero progettuale ed un atteggiamento più attivo e propositivo. Le resistenze sono state accolte e accompagnate, dando modo alle emozioni (di frustrazione, rabbia, stan- chezza, ecc) di trovare parola, ed essere liberate per poi lasciar posto ad un nuovo pensiero progettuale di gruppo.
AB - [Ita:]Da sempre il cambiamento costituisce un processo delicato e complesso per le per- sone, i gruppi e le organizzazioni che lo vivono. Il presente lavoro, a partire da un processo di riorganizzazione che ha coinvolto un istituto penitenziario lombardo, prende in analisi le resistenze al cambiamento generatesi in un gruppo di quindici ispettori e la loro evoluzione lungo un percorso formativo che li ha visti coinvolti.
Il contributo si pone lo scopo di compiere un’indagine esplorativa sul ruolo del dispositivo gruppale attivato dalla formazione, come strumento in grado di accompagnare e far evolvere le resistenze al cambiamento.
Al fine di comprendere se, e in che modo, la micro-organizzazione temporanea creata du- rante la formazione è stata in grado di accompagnare i soggetti a trattare le difese emergenti dal processo di cambiamento, è stata compiuta un’analisi del contenuto carta-matita delle trascrizioni di sette sessioni formative.
L’analisi ha consentito di mettere in luce alcune tipologie di resistenze del gruppo quali ad esempio lo spostamento dei problemi, la lettura individuale degli stessi, la prevalenza della lamentela e l’attesa messianica di una figura apicale che decida come intervenire.
L’evolversi del percorso formativo, attraverso specifiche attività proposte e azioni messe in atto dal formatore, ha consentito al gruppo di fare un progressivo passaggio verso uno sblocco del pensiero progettuale ed un atteggiamento più attivo e propositivo. Le resistenze sono state accolte e accompagnate, dando modo alle emozioni (di frustrazione, rabbia, stan- chezza, ecc) di trovare parola, ed essere liberate per poi lasciar posto ad un nuovo pensiero progettuale di gruppo.
KW - CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
KW - GRUPPO DI FORMAZIONE
KW - ORGANIZATIONAL CHANGE
KW - RESISTANCE TO CHANGE
KW - RESISTENZE AL CAMBIAMENTO
KW - TRAINING GROUP
KW - CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
KW - GRUPPO DI FORMAZIONE
KW - ORGANIZATIONAL CHANGE
KW - RESISTANCE TO CHANGE
KW - RESISTENZE AL CAMBIAMENTO
KW - TRAINING GROUP
UR - http://hdl.handle.net/10807/57283
M3 - Articolo in rivista
SN - 2281-8960
SP - 40
EP - 61
JO - NARRARE I GRUPPI
JF - NARRARE I GRUPPI
ER -