TY - BOOK
T1 - Dresden-Mailand. Eduard von Bülow und die Aufnahme von Manzonis "Promessi Sposi" in Europa
AU - Dilk, Enrica Yvonne
PY - 2011
Y1 - 2011
N2 - [Ita:]Nell'estate del 1827, mentre a Milano si avvia a conclusione l'edizione dei "Promessi Sposi", in Germania - in epoca che ancora non riconosce i diritti d'autore -, due imprese di traduzione si cimentano, ignare l'una dell'altra, in una singolare maratona. Se il ruolo assunto da Goethe, che aveva affidato la traduzione a Daniel Leßmann, è già stato ampiamente illustrato, pressoché sconosciuto è quello di un giovane letterato, che, sotto l'egida del "Re del Romanticismo" Ludwig Tieck, arriverà a precedere il Grande di Weimar. Eduard von Bülow, scrittore, germanista, traduttore dalle lingue europee, padre di Hans - il noto direttore d'orchestra wagneriano -, legherà infatti il suo nome a Manzoni, applicandosi ancora, dieci anni dopo, a una nuova e più fortunata versione del capolavoro. Fa da sfondo una Dresda, che da almeno due secoli traspira italianità: pittori e architetti, musicisti e letterati della penisola animano con la loro creatività Elbflorenz, la Firenze sull'Elba, immortalata da quelle icone fuori dal tempo che sono le vedute di Bernardo Bellotto; la Sistina di Raffaello e gli altri capolavori italiani della Gemäldegalerie richiamano giovani artisti romantici, spronandoli al viaggio in Italia, mentre in clima biedermeier il colto principe Johann si applica alla traduzione di Dante.
Le due traduzioni tedesche dei "Promessi Sposi", che appariranno a pochi giorni di distanza una dall'altra nel dicembre 1827, si configurano in assoluto come le prime traduzioni europee del capolavoro manzoniano.
Il volume ricostruisce la genesi della versione di Bülow, ponendola in relazione con quella coeva di Leßmann. Definisce il quadro storico e culturale in cui si inseriscono e la primissima fase della fortuna di Manzoni in Germania.
A corredo vengono riportate alcune lettere inedite di Bülow a Goethe e a Manzoni – individuate nel Fondo Manzoniano della Biblioteca Nazionale Braidense e nel Goethe- und Schiller-Archiv di Weimar.
Inoltre viene tradotto un documento ignoto agli studiosi manzoniani: la relazione puntuale della visita che Bülow farà a Manzoni nella sua casa di via Morone nel maggio del 1846.
AB - [Ita:]Nell'estate del 1827, mentre a Milano si avvia a conclusione l'edizione dei "Promessi Sposi", in Germania - in epoca che ancora non riconosce i diritti d'autore -, due imprese di traduzione si cimentano, ignare l'una dell'altra, in una singolare maratona. Se il ruolo assunto da Goethe, che aveva affidato la traduzione a Daniel Leßmann, è già stato ampiamente illustrato, pressoché sconosciuto è quello di un giovane letterato, che, sotto l'egida del "Re del Romanticismo" Ludwig Tieck, arriverà a precedere il Grande di Weimar. Eduard von Bülow, scrittore, germanista, traduttore dalle lingue europee, padre di Hans - il noto direttore d'orchestra wagneriano -, legherà infatti il suo nome a Manzoni, applicandosi ancora, dieci anni dopo, a una nuova e più fortunata versione del capolavoro. Fa da sfondo una Dresda, che da almeno due secoli traspira italianità: pittori e architetti, musicisti e letterati della penisola animano con la loro creatività Elbflorenz, la Firenze sull'Elba, immortalata da quelle icone fuori dal tempo che sono le vedute di Bernardo Bellotto; la Sistina di Raffaello e gli altri capolavori italiani della Gemäldegalerie richiamano giovani artisti romantici, spronandoli al viaggio in Italia, mentre in clima biedermeier il colto principe Johann si applica alla traduzione di Dante.
Le due traduzioni tedesche dei "Promessi Sposi", che appariranno a pochi giorni di distanza una dall'altra nel dicembre 1827, si configurano in assoluto come le prime traduzioni europee del capolavoro manzoniano.
Il volume ricostruisce la genesi della versione di Bülow, ponendola in relazione con quella coeva di Leßmann. Definisce il quadro storico e culturale in cui si inseriscono e la primissima fase della fortuna di Manzoni in Germania.
A corredo vengono riportate alcune lettere inedite di Bülow a Goethe e a Manzoni – individuate nel Fondo Manzoniano della Biblioteca Nazionale Braidense e nel Goethe- und Schiller-Archiv di Weimar.
Inoltre viene tradotto un documento ignoto agli studiosi manzoniani: la relazione puntuale della visita che Bülow farà a Manzoni nella sua casa di via Morone nel maggio del 1846.
KW - Eduard von Bülow, Manzoni, Rezeption Verlobten , Goethe, Daniel Lessmann, Tieck, Mailand, Dresden, Italien-Reisen
KW - Eduard von Bülow, Manzoni, ricezione Promessi Sposi in Germania, Goethe, Daniel Lessmann, Tieck, Dresda, viaggio in Italia, Milano
KW - Eduard von Bülow, Manzoni, Rezeption Verlobten , Goethe, Daniel Lessmann, Tieck, Mailand, Dresden, Italien-Reisen
KW - Eduard von Bülow, Manzoni, ricezione Promessi Sposi in Germania, Goethe, Daniel Lessmann, Tieck, Dresda, viaggio in Italia, Milano
UR - http://hdl.handle.net/10807/9378
M3 - Other report
SN - 9783937672557
T3 - Sachsen - Landschaft und Kultur
BT - Dresden-Mailand. Eduard von Bülow und die Aufnahme von Manzonis "Promessi Sposi" in Europa
PB - Thelem
ER -