Comparison between different interdental stripping methods and evaluation of abrasive strips: SEM analysis

Objectives: The aim of this study was to evaluate the morphological effects and the surface irregularities produced by different methods of mechanical stripping (abrasive strips and burs) and chemical stripping (37% orthophosphoric acid) and the surface changes following the finishing procedures (polishing strips) or the subsequent application of sealants, in order to establish the right stripping method that can guarantee the smoothest surface. We have also analysed the level of wear on the different abrasive strips employed, according to their structure. Materials and methods: 160 proximal surfaces of 80 sound molar teeth extracted for orthodontic and periodontal reasons, were divided into: 1 control group with non-treated enamel proximal surfaces and 5 different groups according to the stripping method used, were observed with scanning electron microscopy (SEM). Each one of the 5 treated groups was also divided into 3 different subgroups according to the finishing procedures or the subsequent application of sealants. Results: The finishing stage following the manual reduction proves to be fundamental in reducing the number and depth of grooves created by the stripping. After the air rotor stripping method, the use of sealants is advised in order to obtain a smoother surface. The analysis of the combinations of mechanical and chemical stripping showed unsatisfactory results. Concerning the wear of the strips, we have highlighted a different abrasion degree for the different types of strips analysed with SEM. Conclusions: The enamel damages are limited only if the finishing procedure is applied, independently of the type of abrasive strip employed. It would be advisable, though clinically seldom possible, the use of sealants after the air rotor stripping technique. Obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato valutare gli effetti morfologici e le irregolarità di superficie prodotte da metodi differenti di stripping meccanico(strisce abrasive e frese) e stripping chimico(acido ortofosforico 37%) ed i cambiamenti di superficie conseguenti alle procedure di rifinitura (strisce 3M polishing) o di successiva applicazione di sigillanti. Tutto questo al fine di identificare la più corretta metodologia per lo stripping e garantire la presenza di superficie più liscia.Inoltre è stato analizzato il livello di usura delle differenti strisce abrasive utilizzate in accordo con la loro struttura. Materiali e metodi: Sono state analizzate160 superfici interprossimali di 80 malori integri estratti per motivi ortodontici o ragioni parodontali. Queste sono state divise in:-1 gruppo controllo con superfici prossimali non trattate;-5 gruppi differenti in accordo con il metodo di stripping usato.Tutti i gruppi sono stati analizzati con il microscopio elettronico a scansione(SEM).Ognuno dei 5 gruppi trattati è stato inoltre diviso in 3 differenti sottogruppi in accordo con le differenti procedure di stripping e la successiva applicazione di sigillanti. Risultati: La fase di rifinitura successiva alla riduzione interprossimale ha dimostrato di essere fondamentale per la riduzione del numero delle abrasioni profonde create con lo stripping. L'analisi delle combinazioni tra stripping meccanico e stripping chimico ha dimostrato risultati insoddisfacenti. Riguardo all'usura delle strisce abbiamo evidenziato un differente grado di abrasione delle differenti tipologie di strisce utilizzate e successivamente analizzate al SEM. Conclusioni: I danni allo smalto sono limitati solo se vieni effettuata la rifinitura, indipendentemente dal tipo di strisce impiegate. Sarebbe opportuno, sebbene sia clinicamente possibile raramente, l'uso di sigillanti dopo le procedure di stripping meccanico. Objectifs: Le but de cette étude est d'évaluer les effets morphologiques et les irrégularités de surface produites par de méthodes différentes de réduction par action mécanique (bandelettes abrasives et fraises dentaires) et