Biopolitica e persona

Adriano Pessina

Biopolitica e persona

Translated title of the contribution: [Autom. eng. transl.] Biopolitics and person

Adriano Pessina

Research output: Contribution to journal › Article › peer-review

Abstract

[Autom. eng. transl.] The Universal Declaration of Human Rights of 1948 of the UN has placed in political, and not only philosophical or religious terms, at the very center of the logic of citizenship the affirmation of human dignity and freedom as innate and not acquired qualities. To affirm that all men are born free and equal in dignity means to affirm in fact that dignity is an ontological attribute, an intrinsic (and therefore inalienable) quality of the human being, beyond differences of sex, health, social status . The use of the notion of the person as a synonym of the qualities of the adult, according to a prevalent meaning in the bioethical debate, risks shattering this gain in politics. Liberal biopolitics risks being a source of discrimination among men when it adopts a concept of a person distinct from that of a human being. In it revives the anthropological dualism typical of Platonism and taken up with psychological meanings in modernity. The theses of Hannah Arendt, Eva Kittay and Martha Nussabaum allow us to highlight the characters of the human person both as a psychic subject and as a becoming bodily being in time, according to that intuition that was proper to Thomas Aquinas. If we go back to thinking about the human person as a becoming human being in time, it is possible to safeguard the rights of all and in particular defend those phases of human life in which the human person is exposed, for the stages of development or for illness, to addiction. Only in this way can we think of a justice that includes all and all the phases of existence, even those marked by disability. The essay therefore proposes to develop an articulated examination of the use of the notion of person in the relationship that links bioethics to biopolitics.

Translated title of the contribution	[Autom. eng. transl.] Biopolitics and person
Original language	Italian
Pages (from-to)	239-253
Number of pages	15
Journal	Medicina e Morale
Publication status	Published - 2009

Keywords

Antropologia
Bioetica
Biopolitica

UN SDGs

This output contributes to the following UN Sustainable Development Goals (SDGs)

Cite this

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TY - JOUR

T1 - Biopolitica e persona

AU - Pessina, Adriano

PY - 2009

Y1 - 2009

N2 - [Ita:]La Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo del 1948 dell’ ONU ha posto in termini politici, e non soltanto filosofici o religiosi, al centro stesso della logica della cittadinanza l’affermazione della dignità umana e della libertà come qualità innate e non acquisite. Affermare che tutti gli uomini nascono liberi ed eguali in dignità significa affermare di fatto che la dignità è un attributo ontologico, una qualità intrinseca (e quindi inalienabile) dell’ essere umano, al di là di differenze di sesso, di salute, di stato sociale. L’uso della nozione di persona come sinonimo delle qualità dell’adulto, secondo un'accezione prevalente nel dibattito bioetico, rischia di frantumare questo guadagno della politica. La biopolitica liberale rischia di essere fonte di discriminazioni tra gli uomini quando adotta un concetto di persona distinto da quello di essere umano. In essa rivive il dualismo antropologico proprio del platonismo e ripreso con accezioni psicologiche nella modernità. Le tesi di Hannah Arendt, di Eva Kittay e di Martha Nussabaum ci permettono di evidenziare i caratteri della persona umana sia come soggetto psichico sia come essere corporeo diveniente nel tempo, secondo quell’intuizione che fu propria di Tommaso d’Aquino. Se si torna a pensare alla persona umana come essere umano diveniente nel tempo, è possibile salvaguardare i diritti di tutti e in particolare difendere quelle fasi della vita umana in cui la persona umana è esposta, per le fasi dello sviluppo o per la malattia, alla dipendenza. Solo così si può pensare ad una giustizia che includa tutti e tutte le fasi dell’esistenza, anche quelle segnate dalla disabilità. Il saggio si propone pertanto di sviluppare un'articolata disamina dell'uso della nozione di persona nel rapporto che lega la bioetica alla biopolitica.

AB - [Ita:]La Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo del 1948 dell’ ONU ha posto in termini politici, e non soltanto filosofici o religiosi, al centro stesso della logica della cittadinanza l’affermazione della dignità umana e della libertà come qualità innate e non acquisite. Affermare che tutti gli uomini nascono liberi ed eguali in dignità significa affermare di fatto che la dignità è un attributo ontologico, una qualità intrinseca (e quindi inalienabile) dell’ essere umano, al di là di differenze di sesso, di salute, di stato sociale. L’uso della nozione di persona come sinonimo delle qualità dell’adulto, secondo un'accezione prevalente nel dibattito bioetico, rischia di frantumare questo guadagno della politica. La biopolitica liberale rischia di essere fonte di discriminazioni tra gli uomini quando adotta un concetto di persona distinto da quello di essere umano. In essa rivive il dualismo antropologico proprio del platonismo e ripreso con accezioni psicologiche nella modernità. Le tesi di Hannah Arendt, di Eva Kittay e di Martha Nussabaum ci permettono di evidenziare i caratteri della persona umana sia come soggetto psichico sia come essere corporeo diveniente nel tempo, secondo quell’intuizione che fu propria di Tommaso d’Aquino. Se si torna a pensare alla persona umana come essere umano diveniente nel tempo, è possibile salvaguardare i diritti di tutti e in particolare difendere quelle fasi della vita umana in cui la persona umana è esposta, per le fasi dello sviluppo o per la malattia, alla dipendenza. Solo così si può pensare ad una giustizia che includa tutti e tutte le fasi dell’esistenza, anche quelle segnate dalla disabilità. Il saggio si propone pertanto di sviluppare un'articolata disamina dell'uso della nozione di persona nel rapporto che lega la bioetica alla biopolitica.

KW - Antropologia

KW - Bioetica

KW - Biopolitica

KW - Antropologia

KW - Bioetica

KW - Biopolitica

UR - http://hdl.handle.net/10807/4748

M3 - Articolo in rivista

SN - 0025-7834

SP - 239

EP - 253

JO - Medicina e Morale

JF - Medicina e Morale

ER -

Biopolitica e persona

Abstract

Keywords

UN SDGs

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