TY - JOUR
T1 - Associazione tra dieta e melanoma: esiste omogeneità sulla valutazione delle abitudini dietetiche degli individui?
AU - Cadeddu, Chiara
AU - De Waure, Chiara
AU - Gualano, Maria Rosaria
AU - Jovic Vranes, A
AU - Djikanovic, B
AU - Quaranta, Gianluigi
AU - La Torre, Giuseppe
AU - Ricciardi, Walter
PY - 2011
Y1 - 2011
N2 - [Ita:]OBIETTIVI: Il melanoma cutaneo (MC) rappresenta un problema rilevante
in Sanità Pubblica per la sua elevata incidenza e la tendenza a colpire
soggetti giovani. La prevenzione mirata ai fattori di rischio, tra cui la dieta,
è fondamentale per controllarne lo sviluppo. Per approfondire la conoscenza
su tale associazione, è stata condotta una revisione sistematica degli
studi disponibili.
METODI:Tramite le banche dati PubMed, Ovid SP e Cochrane Library si
sono ricercati gli articoli che da gennaio 1990 a febbraio 2011 hanno
studiato l’associazione tra dieta e melanoma. Le parole chiave utilizzate
sono state “Diet” e “Melanoma” e sono stati esclusi gli studi che non
fossero di tipo caso-controllo o di coorte. Al fine di osservare la comparabilità
degli studi selezionati, ne sono stati in questa fase analizzati gli strumenti
utilizzati per la valutazione dell’apporto dietetico dei vari cibi e nutrienti
potenzialmente associati al MC. Tali strumenti sono stati indagati in merito
alla possibilità di analizzare frequenza e quantitativi di assunzione di cibi e
nutrienti.
RISULTATI:Dei 257 articoli trovati in PubMed, 243 in Ovid SP e 6 nella
Cochrane Library, 18 studi hanno risposto ai criteri di inclusione; per 3 di
essi non è stato possibile recuperare il full text. Dall’analisi degli strumenti
utilizzati per valutare la dieta dei soggetti emerge che: - tutti gli studi hanno
utilizzato un questionario, per la gran parte autosomministrato e non
standardizzato, con un numero di item indagati che va da 14 a 188, ove
menzionato; - i metodi utilizzati per la misurazione delle porzioni sono stati
sia di tipo qualitativo (immagini) che quantitativo (grammi, tazze, cucchiai);
- i cibi inclusi nei questionari variano notevolmente a seconda dell’area
geografica di residenza della popolazione inclusa nello studio (dieta
Mediterranea, dieta Scandinava, uso di supplementi vitaminici); - il tempo
a cui si riferisce l’assunzione dei cibi varia dall’anno precedente ai 4 anni
precedenti alla compilazione del questionario. In un unico articolo sono
stati misurati anche i livelli plasmatici di alcuni micronutrienti.
CONCLUSIONI:Dalla revisione condotta è emersa un’elevata disomogeneità
nei metodi utilizzati per la valutazione delle abitudini dietetiche degli individui
nei vari studi. Appare quindi evidente la necessità di utilizzare strumenti
standardizzati di rilevazione, almeno per popolazioni residenti in Paesi limitrofi
che seguono lo stesso tipo di dieta, che consentano di ottenere risultati
con maggiore validità esterna e confrontabili fra loro per una ipotetica
metanalisi. Questo permetterebbe inoltre di intervenire con adeguati
programmi di prevenzione su larga scala.
AB - [Ita:]OBIETTIVI: Il melanoma cutaneo (MC) rappresenta un problema rilevante
in Sanità Pubblica per la sua elevata incidenza e la tendenza a colpire
soggetti giovani. La prevenzione mirata ai fattori di rischio, tra cui la dieta,
è fondamentale per controllarne lo sviluppo. Per approfondire la conoscenza
su tale associazione, è stata condotta una revisione sistematica degli
studi disponibili.
METODI:Tramite le banche dati PubMed, Ovid SP e Cochrane Library si
sono ricercati gli articoli che da gennaio 1990 a febbraio 2011 hanno
studiato l’associazione tra dieta e melanoma. Le parole chiave utilizzate
sono state “Diet” e “Melanoma” e sono stati esclusi gli studi che non
fossero di tipo caso-controllo o di coorte. Al fine di osservare la comparabilità
degli studi selezionati, ne sono stati in questa fase analizzati gli strumenti
utilizzati per la valutazione dell’apporto dietetico dei vari cibi e nutrienti
potenzialmente associati al MC. Tali strumenti sono stati indagati in merito
alla possibilità di analizzare frequenza e quantitativi di assunzione di cibi e
nutrienti.
RISULTATI:Dei 257 articoli trovati in PubMed, 243 in Ovid SP e 6 nella
Cochrane Library, 18 studi hanno risposto ai criteri di inclusione; per 3 di
essi non è stato possibile recuperare il full text. Dall’analisi degli strumenti
utilizzati per valutare la dieta dei soggetti emerge che: - tutti gli studi hanno
utilizzato un questionario, per la gran parte autosomministrato e non
standardizzato, con un numero di item indagati che va da 14 a 188, ove
menzionato; - i metodi utilizzati per la misurazione delle porzioni sono stati
sia di tipo qualitativo (immagini) che quantitativo (grammi, tazze, cucchiai);
- i cibi inclusi nei questionari variano notevolmente a seconda dell’area
geografica di residenza della popolazione inclusa nello studio (dieta
Mediterranea, dieta Scandinava, uso di supplementi vitaminici); - il tempo
a cui si riferisce l’assunzione dei cibi varia dall’anno precedente ai 4 anni
precedenti alla compilazione del questionario. In un unico articolo sono
stati misurati anche i livelli plasmatici di alcuni micronutrienti.
CONCLUSIONI:Dalla revisione condotta è emersa un’elevata disomogeneità
nei metodi utilizzati per la valutazione delle abitudini dietetiche degli individui
nei vari studi. Appare quindi evidente la necessità di utilizzare strumenti
standardizzati di rilevazione, almeno per popolazioni residenti in Paesi limitrofi
che seguono lo stesso tipo di dieta, che consentano di ottenere risultati
con maggiore validità esterna e confrontabili fra loro per una ipotetica
metanalisi. Questo permetterebbe inoltre di intervenire con adeguati
programmi di prevenzione su larga scala.
KW - Dieta
KW - Melanoma
KW - Revisione sistematica
KW - Dieta
KW - Melanoma
KW - Revisione sistematica
UR - http://hdl.handle.net/10807/7868
M3 - Contributo a convegno
SN - 0019-1639
SP - 482
EP - 482
JO - Igiene e Sanita Pubblica
JF - Igiene e Sanita Pubblica
T2 - XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica
Y2 - 12 October 2011 through 15 October 2011
ER -