TY - GEN
T1 - Approfondimenti- Rapporto Osservasalute- Gas effetto serra
AU - Moscato, Umberto
AU - Poscia, Andrea
AU - La Milia, Daniele Ignazio
AU - Azara, Antonio
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - [Ita:]Le problematiche riguardanti i gas effetto serra (CO2, CH4, N2O, HFCs, PFCs, SF6), la loro emissione e diffusione
nonché i loro effetti sull’atmosfera e sul clima, interessano spesso scale spaziali e temporali transfrontaliere,
con una estensione in genere continentale o globale. Tali problematiche sono caratterizzate da processi
di diffusione che necessitano di diversi mesi o anni, ed esiti sulle condizioni meteo-climatiche e sulla salute
umana (1), che possono richiedere anche svariati decenni prima di esplicitarsi (2).
La Direttiva 2008/50/CE, recepita nel nostro Paese con il D. Lgs. n. 155 del 2010, definisce le modalità di realizzazione
della valutazione e gestione della qualità dell’aria, sia in termini di protezione della popolazione sia
di salvaguardia dell’ambiente nel suo complesso.
A tal fine, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), su incarico del Ministero
dell’Ambiente, attraverso il D. Lgs. n. 51 del 2008, che istituisce il National System relativo all’inventario delle
emissioni dei gas serra, garantisce il monitoraggio delle emissioni dei gas climalteranti in Italia. Inoltre,
l’ISPRA ha realizzato il Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici
di Interesse Ambientale (SCIA) (3).
L’ISPRA, dopo una valutazione delle emissioni di gas serra in atmosfera ed una stima delle variazioni climatiche
ad esse associate, pubblica nel suo annuario (4) i dati riguardanti diverse variabili, monitorate sull’intero
territorio nazionale. Alcune di queste variabili sono utilizzate come indicatori per lo studio dell’andamento delle
emissioni di gas effetto serra e dei cambiamenti climatici. Grazie a questo canale istituzionale, gli indicatori
presi in considerazione possono giungere all’attenzione dei decisori al fine di adottare le opportune politiche
di controllo, gestione e risanamento in seguito ad un’attenta valutazione degli impatti e della vulnerabilità ai
cambiamenti climatici, considerando anche il loro potenziale effetto negativo sulla salute della popolazione italiana
(5).
La finalità dell’analisi degli indicatori di emissione di gas serra è quella di stimare le emissioni nazionali per
verificare il conseguimento degli obiettivi fissati (Protocollo di Kyoto del 1997 ratificato con Legge n. 120 del
1 giugno 2002; Delibera CIPE del 19 dicembre 2002; D.Lgs. n. 51 del 2008; DM del 1 aprile 2008 e ulteriori
aggiornamenti ed integrazioni e/o modifiche) che prevedevano per l’Italia la riduzione delle emissioni nazionali
complessive di gas serra del 6,5% rispetto al 1990, entro il periodo 2008-2012. Allo stesso modo, grazie
all’analisi dei valori annuali di anomalia degli indicatori climatici presi in considerazione (temperatura media;
precipitazione cumulata; variazione delle fronti glaciali; bilancio di massa dei ghiacciai), è possibile rappresentare
lo scostamento dai valori climatologici medi e stimarne il trend nel corso degli anni.
AB - [Ita:]Le problematiche riguardanti i gas effetto serra (CO2, CH4, N2O, HFCs, PFCs, SF6), la loro emissione e diffusione
nonché i loro effetti sull’atmosfera e sul clima, interessano spesso scale spaziali e temporali transfrontaliere,
con una estensione in genere continentale o globale. Tali problematiche sono caratterizzate da processi
di diffusione che necessitano di diversi mesi o anni, ed esiti sulle condizioni meteo-climatiche e sulla salute
umana (1), che possono richiedere anche svariati decenni prima di esplicitarsi (2).
La Direttiva 2008/50/CE, recepita nel nostro Paese con il D. Lgs. n. 155 del 2010, definisce le modalità di realizzazione
della valutazione e gestione della qualità dell’aria, sia in termini di protezione della popolazione sia
di salvaguardia dell’ambiente nel suo complesso.
A tal fine, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), su incarico del Ministero
dell’Ambiente, attraverso il D. Lgs. n. 51 del 2008, che istituisce il National System relativo all’inventario delle
emissioni dei gas serra, garantisce il monitoraggio delle emissioni dei gas climalteranti in Italia. Inoltre,
l’ISPRA ha realizzato il Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici
di Interesse Ambientale (SCIA) (3).
L’ISPRA, dopo una valutazione delle emissioni di gas serra in atmosfera ed una stima delle variazioni climatiche
ad esse associate, pubblica nel suo annuario (4) i dati riguardanti diverse variabili, monitorate sull’intero
territorio nazionale. Alcune di queste variabili sono utilizzate come indicatori per lo studio dell’andamento delle
emissioni di gas effetto serra e dei cambiamenti climatici. Grazie a questo canale istituzionale, gli indicatori
presi in considerazione possono giungere all’attenzione dei decisori al fine di adottare le opportune politiche
di controllo, gestione e risanamento in seguito ad un’attenta valutazione degli impatti e della vulnerabilità ai
cambiamenti climatici, considerando anche il loro potenziale effetto negativo sulla salute della popolazione italiana
(5).
La finalità dell’analisi degli indicatori di emissione di gas serra è quella di stimare le emissioni nazionali per
verificare il conseguimento degli obiettivi fissati (Protocollo di Kyoto del 1997 ratificato con Legge n. 120 del
1 giugno 2002; Delibera CIPE del 19 dicembre 2002; D.Lgs. n. 51 del 2008; DM del 1 aprile 2008 e ulteriori
aggiornamenti ed integrazioni e/o modifiche) che prevedevano per l’Italia la riduzione delle emissioni nazionali
complessive di gas serra del 6,5% rispetto al 1990, entro il periodo 2008-2012. Allo stesso modo, grazie
all’analisi dei valori annuali di anomalia degli indicatori climatici presi in considerazione (temperatura media;
precipitazione cumulata; variazione delle fronti glaciali; bilancio di massa dei ghiacciai), è possibile rappresentare
lo scostamento dai valori climatologici medi e stimarne il trend nel corso degli anni.
KW - Effetto serra
KW - Gas
KW - Effetto serra
KW - Gas
UR - http://hdl.handle.net/10807/64812
M3 - Other contribution
ER -